Ondina Valla sembra un nome inventato da Gabriele D’Annunzio, tanto è efficace nel descrivere un movimento rapido e armonioso, come quello di un’onda. Ma non è così: in realtà il nome era ancora più strano, perché si chiamava Trebisonda Valla, dal nome italiano della città turca di Trabzon, di cui il padre aveva immaginato bellezze e magnificenze pur non essendoci mai stato. Da qui il diminutivo Ondina.
Nata nel 1916 a Bologna, fin dall’età di 13 anni ha cominciato a dimostrare un’eccezionale bravura nello sport, in particolare nella corsa veloce e nei salti, rivaleggiando con un’altra sportiva bolognese, Claudia Testoni.
Il suo è un caso molto particolare, perché, in un’Italia in cui il regime fascista non offriva alle donne un ruolo pubblico visibile, Ondina Valla è riuscita a imporsi come campionessa e a competere per l’Italia, donando gloria e successi anche allo stesso fascismo. Il momento del trionfo per Ondina Valla sono state le Olimpiadi di Berlino del 1936, quelle di Leni Riefenstahl e di Jesse Owens per intenderci, organizzate da un regime nazista in cerca di prestigio internazionale. Ondina ha vinto la corsa degli 80 metri a ostacoli con un tempo di 11 secondi e 7, superando di un soffio la tedesca Anni Steuer. E’ la prima medaglia d’oro femminile nella storia dell’Italia olimpica.
Ondina Valla si è spenta nel 2006.
Comprensione del testo
- Quale era il nome completo di Ondina Valla?
a) Trebisonda Valla
b) Claudia Testoni Valla
c) Gabriella D’Annunzio Valla
d) Anna Steuer Valla
- In quale sport Ondina Valla ha dimostrato un’eccezionale bravura fin dall’età di 13 anni?
a) Nuoto
b) Corsa veloce e nei salti
c) Ginnastica ritmica
d) Tennis
- In quale edizione delle Olimpiadi vinse Ondina Valla la medaglia d’oro nella corsa degli 80 metri a ostacoli?
a) Olimpiadi di Roma 1960
b) Olimpiadi di Barcellona 1992
c) Olimpiadi di Berlino 1936
d) Olimpiadi di Tokyo 2020