Artemisia Gentileschi nasce a Roma l’8 luglio 1593 ed è figlia di un pittore molto conosciuto, Orazio Gentileschi.
Fin da bambina viene incoraggiata nella pittura e si interessa di Caravaggio. Roma in quegli anni è una città ricca di artisti, poeti, pittori e artigiani
Nel 1611 la giovane pittrice, però, viene violentata da un altro pittore amico della famiglia, Agostino Tassi. Comincia così un processo lungo che la segna psicologicamente e fisicamente: per vedere se era onesta viene torturata schiacciandole i pollici. Vince la causa e Tassi è messo in carcere per alcuni anni.
Artemisia si trova, però, in mezzo allo scandalo e decide di trasferirsi a Firenze. Qui conosce Galileo Galilei, con cui ha un buon rapporto, e vari artisti.
Ritorna a Roma, ma poi riparte per Venezia, Napoli, Londra, alla corte di Carlo I, per tornare all’inizio della guerra civile inglese di nuovo a Napoli.
La sua pittura riprende i tratti drammatici di Caravaggio ma i suoi personaggi sono più reali e in tensione, notevole è l’attenzione per i gioielli e le armi.
Negli anni è diventata l’immagine della donna indipendente che soffre e lotta per raggiungere i suoi obiettivi.
Muore a Napoli nel 1653.
Comprensione del testo
- Chi era il padre di Artemisia Gentileschi?
a) Orazio Gentileschi
b) Caravaggio
c) Galileo Galilei
d) Agostino Tassi - Qual è una caratteristica distintiva della pittura di Artemisia Gentileschi?
a) Personaggi ideali e perfetti
b) Atmosfere serene e tranquille
c) Tratti drammatici e personaggi reali
d) Uso predominante del colore verde - Perché Artemisia Gentileschi è considerata un’immagine della donna indipendente?
a) Ha vissuto a lungo a Londra
b) Ha combattuto nella guerra civile inglese
c) Ha dipinto ritratti di donne famose
d) Ha lottato per raggiungere i suoi obiettivi nonostante le difficoltà