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Carlo Alberto Dalla Chiesa

Carlo Alberto Dalla Chiesa è stato un generale dei Carabinieri e prefetto della Repubblica. Ha lavorato fin dal 1949 in Sicilia, dove ha indagato su numerosi crimini di mafia. E’ stato trasferito in varie città del Nord (Firenze, Como, Milano, Roma, Torino) ed è diventato anche protagonista della lotta alle Brigate Rosse, il gruppo terroristico che ha insanguinato l’Italia negli anni Settanta. Nel 1981 è diventato vice comandante generale dell’Arma dei Carabinieri e si è meritato la fama di ufficiale affidabile e integro. Nell’aprile 1982 è stato trasferito nuovamente in Sicilia, come prefetto di Palermo. Qui ha lanciato diversi appelli pubblici per chiedere allo Stato maggiore forza nella lotta alla mafia. In quei mesi ha ottenuto alcuni successi, con arresti di diversi mafiosi della famiglia dei corleonesi, ma la mafia l’aveva già preso di mira. Il 3 settembre, mentre era in macchina con la moglie Emanuela Setti Carraro, la loro auto è stata affiancata da un’altra, da cui sono partiti numerosi colpi di arma da fuoco, che hanno ucciso la coppia. Ai funerali il vescovo di Palermo, il card. Salvatore Pappalardo, ha accusato la politica di Roma di avere abbandonato la Sicilia, mettendo in imbarazzo le autorità presenti in chiesa. Negli anni successivi i mandati e gli esecutori materiali dell’omicidio sono stati condannati.

Comprensione del testo

  1. Chi è stato Carlo Alberto Dalla Chiesa?
    a) Un politico italiano
    b) Un generale dei Carabinieri e prefetto della Repubblica
    c) Un famoso scrittore
    d) Un membro delle Brigate Rosse
  2. In quale regione ha lavorato Carlo Alberto Dalla Chiesa fin dal 1949?
    a) Lombardia
    b) Toscana
    c) Sicilia
    d) Veneto
  3. Di cosa è stato protagonista Carlo Alberto Dalla Chiesa?
    a) Lotta contro la mafia
    b) Lotta contro il gruppo terroristico Brigate Rosse
    c) Lotta politica per la presidenza della Repubblica
    d) Lotta per i diritti dei lavoratori

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Biografie Letture intermedie

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia nasce a Padova nel 1646 in una famiglia aristocratica. Sin da giovane dimostra una straordinaria intelligenza e passione per lo studio. Il padre, studioso di fisica e possessore di una vasta biblioteca personale, comprende l’importanza dell’istruzione per sua figlia e le permette di dedicarsi agli studi. Elena ha l’opportunità di avvalersi dei migliori insegnanti del momento, messi a sua disposizione dal padre, e approfondisce le sue conoscenze in diversi campi.

La giovane Elena si fa presto conoscere per la sua notevole erudizione in teologia e filosofia. Partecipa attivamente alle dispute pubbliche filosofiche e teologiche, dimostrando una mente acuta e arguta. La sua passione per il sapere e il desiderio di contribuire alla diffusione della conoscenza la portano a essere una figura stimata nel panorama intellettuale del suo tempo.

Nonostante l’iniziale opposizione e scetticismo riguardo al ruolo delle donne negli studi accademici, il vescovo di Padova, che riveste anche la carica di cancelliere dell’Università, riconosce il valore delle sue capacità e le conferisce la laurea in filosofia nel 1678. Questo riconoscimento fa di Elena la prima donna laureata al mondo, un traguardo straordinario che rompe le barriere di genere nell’ambito accademico.

Purtroppo, la sua vita è segnata da un destino breve, e muore giovane nel 1684. Tuttavia, il suo impatto sulla società e la sua eredità come figura di intelligenza, perseveranza e determinazione continuano a essere celebrati nel corso dei secoli. Elena Lucrezia Cornaro Piscopia rimane un simbolo di emancipazione femminile e di apertura verso l’istruzione e la conoscenza per tutte le persone, indipendentemente dal genere. La sua storia ispira ancora oggi chi lotta per l’uguaglianza e per il riconoscimento del valore dell’istruzione come strumento di crescita e sviluppo individuale e collettivo.

Comprensione del testo

  1. Quando nasce Elena Lucrezia Cornaro Piscopia?
    a) 1646
    b) 1678
    c) 1684
    d) 1451
  2. Cosa la rende una figura stimata nel panorama intellettuale del suo tempo?
    a) La sua passione per la moda
    b) La sua erudizione in teologia e filosofia
    c) La sua abilità nel gioco degli scacchi
    d) La sua carriera da ballerina
  3. Chi le conferisce la laurea in filosofia nel 1678?
    a) Suo padre
    b) Il re di Padova
    c) Il vescovo di Padova
    d) Un famoso scrittore

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Biografie Letture di base

Cristoforo Colombo

Cristoforo Colombo nasce nel 1451 vicino a Genova, nel nord Italia. A 14 anni diventa marinaio e viaggia in numerosi Paesi.
Per Cristoforo Colombo la Terra è rotonda e verso la fine del ‘400, vuole viaggiare verso l’India e vuole farlo con un viaggio verso ovest. La spedizione è costosa e Colombo prima chiede aiuto al re del Portogallo e poi alla regina Isabella di Castiglia. Nel 1492, dopo mesi di navigazione, scopre però un nuovo continente: l’America, che viene chiamata il Nuovo Mondo.
Cristoforo Colombo fa altri viaggi in America ma ormai non è più così amato e così muore nel 1506 povero e dimenticato da tutti.

Comprensione del testo

  1. Dove è nato Cristoforo Colombo?
    a) Vicino a Madrid, Spagna
    b) Vicino a Lisbona, Portogallo
    c) Vicino a Genova, Italia
    d) Vicino a Parigi, Francia
  2. Qual è l’obiettivo di Cristoforo Colombo nel viaggio del 1492?
    a) Scoprire un nuovo continente
    b) Trovare una rotta per l’India verso est
    c) Esplorare l’Africa
    d) Viaggiare verso il Sud America
  3. Cosa succede a Cristoforo Colombo dopo i suoi viaggi in America?
    a) Diventa un re
    b) Viene ricordato come un eroe
    c) Muore povero e dimenticato
    d) Si ritira dalla navigazione

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Biografie

Carlo M. Cipolla

Carlo M. Cipolla (1922-2000) è stato uno storico dell’economia italiano. Insegnò in varie università italiane e negli Stati Uniti, anche se il suo nome è legato al prestigioso ateneo di Pavia. Scrisse numerosi testi di storia economica (prima in inglese e poi in italiano, per superare la diffidenza del mondo accademico americano nei confronti della produzione scientifica europea), ma la sua fama è dovuta al volumetto Allegro ma non troppo, in cui Cipolla (oltre a raccontare in termini di parodia il ruolo afrodisiaco del pepe come motore dello sviluppo economico medievale) enuncia le “leggi fondamentali della stupidità umana“, trattando un argomento così apparentemente frivolo in termini scientifici (e avvertendo che «lo stupido è più pericoloso del bandito»).

La storia del libretto è curiosissima: Cipolla lo scrisse in inglese nel 1976, chiedendo alla casa editrice “Il Mulino” (una delle principali in Italia) di stamparne un centinaio di copie per gli amici, come regalo di Natale. Per quell’edizione, la casa editrice viene spesso indicata come “The Mad Millers” (ossia “i mugnai folli”), ritenendo che solo dei matti alla casa editrice “Il Mulino” potessero dargli retta. Si rifiutò poi a lungo di pubblicare la versione italiana, credendo che l’umorismo inglese con cui l’aveva immaginato non fosse nelle corde degli italiani. Ma quando nel 1988 cedette alle pressioni dell’editore, il suo libretto in italiano ebbe un grande successo e ancora oggi è tra i regali più apprezzati.

Un’altra curiosità è legata poi al suo stesso nome. Che cosa significa la “M.” tra nome e cognome? Cipolla infatti si chiamava soltanto Carlo. La “M.” (che molti credono stia per “Maria”, secondo nome un tempo tipico di molti uomini nati in famiglie cattoliche), si è scoperto di recente, la inventò lui stesso negli anni ’50, quando a Berkley, in California, gli chiesero di compilare la casella “middle name”. Chi non vorrebbe avere un professore con un così raffinato umorismo?

Comprensione del testo

  1. Qual è il campo di studio principale di Carlo M. Cipolla?
    a) Storia dell’arte
    b) Economia
    c) Scienze politiche
    d) Letteratura italiana
  2. In quale lingua originariamente scrisse il suo libro “Allegro ma non troppo”?
    a) Italiano
    b) Inglese
    c) Francese
    d) Spagnolo
  3. Qual è il significato della “M.” tra il nome e il cognome di Carlo M. Cipolla?
    a) Maria
    b) Matteo
    c) Marco
    d) Nessuna delle precedenti

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Biografie

Leonarda Cianciulli

Di origini campane, Leonarda Cianciulli (1893-1970) si trasferisce con la famiglia a Correggio, in provincia di Reggio Emilia. Qui apre un negozio e si dedica ai 4 figli. E’ nota in paese per i biscotti che cucina e che offre alle amiche. Tre donne vanno sempre a casa sua: Faustina Setti, Francesca Soavi, Virginia Cacioppo. Nel 1940, Faustina, 70 anni, desidera sposarsi e Leonarda vuole approfittare del suo desiderio: le dice che ha trovato un marito per lei a Pola (in Istria) e le consiglia di non dire niente a nessuno. Il giorno della “partenza”, la fa entrare in casa, la uccide, la taglia a pezzi: scioglie il corpo nella soda caustica e usa il sangue per fare dei biscotti che offre alle amiche. Poi ruba tutte le sue ricchezze. Lo stesso succede a Francesca: Leonarda le parla di un lavoro in un collegio, la attira in trappola, la uccide e la trasforma in sapone e biscotti. Infine, Virginia, una ex soprano, attirata da un finto lavoro in un teatro. I parenti di Virginia denunciano la scomparsa della donna e le indagini permettono alla polizia di scoprire l’assassina. Leonarda Cianciulli, definita “la saponificatrice di Correggio”, finisce in un manicomio criminale per il resto della sua vita.

Comprensione del testo

  1. Qual è il soprannome di Leonarda Cianciulli?
    a) La pasticcera di Correggio
    b) La saponificatrice di Correggio
    c) La biscottiera di Correggio
    d) La cuoca di Correggio
  1. Come Leonarda Cianciulli trasforma i corpi delle sue vittime?
    a) Li brucia
    b) Li taglia a pezzi e li scioglie nella soda caustica
    c) Li seppellisce nel giardino
    d) Li getta in un fiume
  1. Perché Leonarda Cianciulli uccide le sue vittime?
    a) Per rubare le loro ricchezze
    b) Per vendicare un torto subito
    c) Per divertimento
    d) Per gelosia

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Biografie

Giovanni Bosco

Oggi è un santo, secondo la Chiesa cattolica, ma San Giovanni Bosco è chiamato semplicemente “don Bosco”, con quel titolo affettuoso che la santità non gli ha privato nel cuore dei fedeli. L’importanza di don Bosco sta tutta nella sua creazione che ha segnato intere generazioni di italiani, con un progetto educativo fortemente caratteristico e non scomparso nell’Italia di oggi: l’oratorio. Nato nella campagna piemontese nel 1815, Giovanni Bosco è diventato sacerdote e a Torino, città ricca ma piena di problemi sociali, don Bosco ha cominciato a cercare i ragazzi disagiati nelle strade, costretti al lavoro fin da giovani o malnutriti. Ha così deciso di radunare i giovani in un Oratorio, dove la missione educativa e quella di assistenza si univano in un progetto che salvava i ragazzi dalla sicura emarginazione, se non dalla morte. In seguito don Bosco, che ha esteso la sua attività anche all’Argentina, ha creato un ordine, i Salesiani don Bosco, che nel corso di oltre un secolo ha disseminato numerosi paesi di scuole e centri educativi di grande valore. Ma soprattutto don Bosco ha creato un modello che ogni chiesa cattolica possiede: un oratorio, dove di pomeriggio i ragazzi possono incontrarsi per giocare (solitamente a calcio: è dagli oratori che sono usciti i principali campioni di calcio italiani!), se vogliono anche per pregare, restando lontani dai pericoli della strada. Oggi gli oratori sono un luogo di integrazione anche per i ragazzi non cattolici.

Comprensione del testo

  1. In quale regione italiana è nato San Giovanni Bosco?
    a) Toscana
    b) Lombardia
    c) Piemonte
    d) Veneto
  1. Cosa ha creato San Giovanni Bosco che ha segnato intere generazioni di italiani?
    a) Un ordine di monaci
    b) Un modello di chiesa cattolica
    c) Un progetto educativo chiamato oratorio
    d) Un centro assistenziale
  1. Qual è il titolo affettuoso con cui San Giovanni Bosco è chiamato dai fedeli?
    a) San Bosco
    b) Don Bosco
    c) Giovanni Bosco
    d) Padre Bosco

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Biografie

Chiara Luce Badano

Chiara Badano nasce a Sassello, in provincia di Savona, in Liguria, nel 1971. Nel 1980 conosce il movimento cattolico dei Focolari, fondato da Chiara Lubich. Il movimento si pone come obiettivo la fratellanza fra gli uomini e il soccorso ai poveri.
Chiara Badano, già dal 1985, scrive diverse lettere a Chiara Lubich che, in seguito, le dà il nome di “Chiara Luce”.
Nel 1989, però, Chiara viene ricoverata in ospedale e le viene diagnosticato un tumore alle ossa. Nonostante le operazioni, la chemioteramia e la radioterapia, la malattia peggiora e Chiara non può più camminare.
In quei giorni dona tutti i risparmi ad un amico che sta per partire per una missione di aiuto e continua a seguire le attività dei focolarini. Chiunque va a visitarla la trova sorridente e piena di fiducia: dice che la fede le dà la forza.
Chiara sa quale è il suo destino e decide così di preparare la cerimonia per il suo funerale: i canti, il vestito, tutto. Non vuole tristezza ma gioia.
Il 7 ottobre 1990, poco prima della sua morte, dice alla mamma: «Ciao, sii felice, io lo sono».

Comprensione del testo

  1. In quale regione italiana è nata Chiara Badano?
    a) Lombardia
    b) Liguria
    c) Toscana
    d) Emilia-Romagna
  1. Quando Chiara Badano ha conosciuto il movimento cattolico dei Focolari?
    a) Nel 1971
    b) Nel 1980
    c) Nel 1985
    d) Nel 1990
  1. Come viene chiamata da Chiara Lubich dopo aver scritto diverse lettere?
    a) Chiara Savona
    b) Chiara Luce
    c) Chiara Focolari
    d) Chiara Ospedale

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Biografie

Chiara d’Assisi

Chiara Scifi nasce ad Assisi nel 1193 ed è figlia di un’importante famiglia dell’alta classe sociale. Il padre le aveva imposto il matrimonio ma lei la notte del 28 marzo 1211, a 18 anni, fugge e raggiunge San Francesco.
San Francesco la accoglie come penitente e le taglia i capelli, le dà una tunica e la manda in un monastero benedettino. In seguito Chiara va a vivere in una piccola costruzione vicino alla chiesa di San Damiano e qui viene raggiunta dalla madre, dalle due sorelle e da altre ragazze.
Da San Francesco ottiene la prima regola della sua vita religiosa: la povertà. Questa regola, insieme alla preghiera e alla contemplazione, viene difesa da Chiara in varie lettere e scritti.
Le monache vengono prima chiamate Povere Dame e poi prendono il nome di Clarisse, da Chiara.
La povera monaca passa la seconda metà della sua vita spesso a letto ammalata ma la leggenda dice che, grazie al suo intervento, l’esercito saraceno di Federico II non è riuscito ad entrare ad Assisi nel 1240.
Muore l’11 agosto del 1253 e due anni dopo è già proclamata santa dalla Chiesa.

Comprensione del testo

  1. Quando nasce Chiara d’Assisi?
    a) 1193
    b) 1211
    c) 1240
    d) 1253
  2. Chi la accoglie come penitente e le taglia i capelli?
    a) Federico II
    b) San Francesco
    c) Il padre di Chiara
    d) La madre di Chiara
  3. Come vengono chiamate inizialmente le monache che aderiscono alla regola di Chiara?
    a) Povere Dame
    b) Clarisse
    c) Benedettine
    d) Saracene

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Biografie

La contessa di Castiglione

Virginia Oldoini nasce a Firenze il 23 marzo 1837. Suo padre è un marchese ed è deputato al Parlamento di Sardegna.
La bellezza della marchesina è travolgente e lei ne è consapevole fin da giovane. Lucida e fredda ha incantato molti ammiratori, tra cui il conte di Castiglione che fa di tutto per sposarla.
La contessa di Castiglione, però, è una donna capricciosa e vanitosa, ma il marito le concede tutto e le perdona tutti i suoi tradimenti.
Nel suo piano di unificare l’Italia, il ministro di Vittorio Emanuele II, il conte di Cavour, la manda a Parigi per sedurre Napoleone III.
Napoleone III, dopo esser rimasto una notte con lei, concede l’aiuto al Piemonte, come voleva Cavour, e la ricopre di oro e di perle. Finché l’imperatrice non riesce a farla cacciare da Parigi.
Nella sua vita la contessa di Castiglione avrebbe avuto più di 40 amanti, tra cui il banchiere Rotschild, lo stesso re Vittorio Emanuele II e molti uomini potenti dell’epoca.
Ma il tempo passa e la bellezza comincia a svanire e Virginia Oldoini non lo accetta e così si chiude in casa, nasconde gli specchi, copre le pareti con i suoi ritratti ed esce solo di notte con un velo.
Muore a Parigi il 28 novembre 1899. Le sue carte con i re, politici, papi e banchieri vengono bruciate dalla polizia.

Comprensione del testo

  1. Dove è nata Virginia Oldoini?
    a) Roma
    b) Firenze
    c) Parigi
    d) Napoli
  2. Chi l’ha mandata a Parigi per sedurre Napoleone III?
    a) Re Vittorio Emanuele II
    b) Il conte di Cavour
    c) Il ministro di Parigi
    d) Suo marito, il conte di Castiglione
  3. Quale evento ha portato all’allontanamento di Virginia Oldoini da Parigi?
    a) L’invito dell’imperatrice
    b) L’arrivo del re Vittorio Emanuele II
    c) Un tentativo di assassinio
    d) La richiesta del conte di Castiglione

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Biografie

Cagliostro

Il Conte di Cagliostro, pseudonimo di Giuseppe Balsamo, nasce a Palermo il 2 giugno 1743. Suo padre muore quando Giuseppe è ancora molto piccolo. La famiglia vuole che il ragazzo studi per diventare gioielliere, questa professione però non gli piace, perciò alla fine viene affidato al convento dei Fatebenefratelli. Non avendo trovato il suo posto neanche lì, Giuseppe abbandona il convento e scappa a Messina. Lì, dal maestro Altolas impara i segreti dell’alchimia per poi partire per gli altri paesi. Viaggiando per Malta, Rodi e Balcani, e probabilmente anche per l’Egitto, Cagliostro fa una bella fortuna fingendo di essere un aristocratico e prendendo soldi dalla gente ingenua. Con tutto l’oro torna in Italia e si ferma a Roma, dove, con i documenti falsi, si fa conoscere come un gran guaritore per guadagnare ancora di più. Comincia anche ad organizzare delle sedute spiritiche. Per questo motivo viene alla fine cacciato dallo Stato Pontificio e comincia il suo viaggio per l’Europa, continuando la carriera di truffatore. Arriva in Inghilterra, dove diventa anche uno dei grandi massoni. A causa delle sue frodi però deve fuggire da Londra per ritornare a Roma. La sua fama di mago e alchimista non gli serve. Denunciato dalla propria moglie, Cagliostro viene condannato e rinchiuso nel Castel Sant’Angelo. Dopo qualche anno viene trasferito nella Rocca di San Leo, dove muore il 26 agosto 1795 a causa dell’ictus.
La figura di Cagliostro diventa un’ispirazione per molti scrittori, compositori e registi, tra cui anche Alexandre Dumas e Johann Wolfgang Goethe.

Comprensione del testo

  1. In quale città italiana è nato il Conte di Cagliostro?
    a) Roma
    b) Palermo
    c) Messina
    d) Londra
  2. Per quale motivo Cagliostro è stato cacciato dallo Stato Pontificio?
    a) Per essere un truffatore
    b) Per la pratica dell’alchimia
    c) Per l’organizzazione di sedute spiritiche
    d) Per essere un massone
  3. Dove ha imparato i segreti dell’alchimia Giuseppe Balsamo?
    a) A Malta
    b) A Palermo
    c) A Roma
    d) A Londra

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