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Commedia dell’arte

La Commedia dell’arte nasce in Italia nel XVI secolo ma il primo a dare una definizione di Commedia dell’arte è Carlo Goldoni, nel 1750, proprio in una sua commedia, Il teatro comico.
Goldoni definisce Commedia dell’arte la rappresentazione fatta da un gruppo di attori che usano delle maschere e improvvisano le loro parti. Usa la parola arte nel senso originario latino di “mestiere”.

Le origini della Commedia dell’arte sono da ricercare nella tradizione medievale dei giullari che, durante le feste, intrattenevano le corti e le piazze.
Prima di diventare un vero e proprio genere, però, sono avvenuti due importanti innovazioni:
– la nascita del teatro privato a pagamento, in particolare a Venezia;
– la nascita delle compagnie teatrali, che riunivano un gruppo di attori pronti a dividersi i guadagni. La prima testimonianza risale al 1545 a Padova.
In questo clima dove l’attore professionista recita in un teatro primato nasce la Commedia dell’arte.

Nella Commedia dell’arte gli attori non seguivano, però, dei copioni scritti ma partivano da un canovaccio, cioè delle indicazioni generali, e ne sviluppavano una storia. L’idea era che un bravo attore potesse stare sul palco senza troppe limitazioni dovute alle battute scritte. Spesso queste rappresentazioni erano legate a facili buffonerie e anche ad un linguaggio più popolare e volgare per certi aspetti, grazie, soprattutto, all’uso del personaggio dei servi.
Questo tipo di commedia sostituirà in Italia la commedia colta per due secoli e farà il giro dell’Europa influenzando successivamente altri autori come Molière e Shakespeare, che però segnano il teatro in altre direzioni.

Nonostante i vari tentativi letterari precedenti, sarà solo Carlo Goldoni, grande uomo di teatro, a chiudere l’esperienza della Commedia dell’arte. Goldoni, che conosce bene il pubblico, comincia con lo scrivere la parte del protagonista e in seguito scrive l’intero copione, eliminando elementi gli elementi buffoneschi. I suoi protagonisti, che all’inizio sono maschere, con il tempo si caratterizzano sempre di più fino a diventare personaggi impressi nell’immaginario collettivo. Scompaiono i servi e appaiono i borghesi, con la loro pratica morale. Gli attori non sono più così celebri, mentre lo diventano gli autori di commedie. Al teatro non si ride più in maniera aperta, ma si sorride con intelligenza. Così, finisce la Commedia dell’arte e inizia la commedia moderna.

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Comprensione del testo

  1. Chi ha dato una definizione di Commedia dell’arte per la prima volta nel 1750?
    a) Carlo Goldoni.
    b) Molière.
    c) William Shakespeare.
    d) Giullari medievali.
  2. Qual è stata una delle innovazioni che hanno portato alla nascita della Commedia dell’arte come genere teatrale?
    a) L’uso di maschere teatrali.
    b) La presenza di giullari nelle corti e nelle piazze.
    c) L’invenzione delle compagnie teatrali con attori professionisti.
    d) La scrittura di copioni completi per gli attori.
  3. Chi ha chiuso l’esperienza della Commedia dell’arte e dato inizio alla commedia moderna?
    a) Giullari medievali.
    b) Molière.
    c) William Shakespeare.
    d) Carlo Goldoni.

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