Si dice che la cucina sia lo specchio del paese e della cultura di questo paese. Niente di più vero se si pensa all’Italia. La cucina italiana si sviluppa nei secoli, fin dalle antichità romane, con influenze greche, arabe, bizantine e dal nuovo mondo.
Come per il paese, anche la cucina conosce tante e varie differenze regionali, pur mantenendo un linea comune, propria della dieta mediterranea.
La cucina italiana è una cucina semplice, spesso alcuni piatti richiedono meno di cinque ingredienti. Ma è anche una cucina equilibrata, che si affida alla qualità dei prodotti, più che alla quantità.
Le ricette più celebri, in Italia, sono state scritte dalle mamme e dalle nonne, non dai grandi chef, e questo rende la cucina italiana una cucina casalinga, facilmente riproducibile e riprodotta spesso anche all’estero, tanto da diventare la cucina più apprezzata al mondo.
Tanto è importante l’alimentazione che l’Italia ha organizzato un’Esposizione Universale (EXPO) proprio su questo tema a Milano, nel 2015.
I pasti
In Italia ci sono quattro tipi di pasti, ma non tutti hanno la stessa importanza.
Il primo pasto della giornata è la colazione, normalmente tra le 7 e le 10. La colazione italiana è esclusivamente dolce; in genere un caffè o un cappuccino, a volte con una spremuta, con biscotti, croissant o pane e marmellata.
E’ un pasto leggero, quindi in una giornata lavorativa viene seguito a metà mattina da uno spuntino, che può essere una merendina, dei biscotti o della frutta.
Il pranzo è uno dei due pasti principali, di solito tra le 12 e le 14. E’ in genere caldo ed è composto in teoria da quattro portate o piatti:
– Antipasti, un breve assaggio di formaggi o salumi per stimolare l’appetito
– Un primo piatto, a base di pasta, riso o minestra
– Un secondo piatto, o contorno, fatto di carne, pesce, uova o verdure
– Un dolce o della frutta
A questi piatti seguono di solito un caffè e un amaro, chiamato anche ammazzacaffè, perché diminuisce gli effetti della caffeina.
Un pasto così completo è consumato, ormai, solo di domenica e nei giorni festivi, mentre normalmente si mangia o un primo o un secondo piatto.
Il pomeriggio tra le quattro e le cinque, soprattutto per i bambini, c’è la merenda, un pasto leggero a base di dolce, pane e cioccolata o biscotti, con tè o latte.
Tra gli adulti, tra le sei e le sette, si è diffuso l’aperitivo, uno spuntino accompagnato da un cocktail dopo il lavoro e prima di cena.
La cena è l’altro pasto più importante della giornata e si svolge, normalmente, tra le sette e le nove. Lo schema è lo stesso del pranzo e anche in questo caso normalmente si mangia solo un primo o un secondo.
Gli orari cambiano molto in base al lavoro, ma, in genere, più si scende verso il sud e più si tende a mangiare più tardi.
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Comprensione del testo
- Qual è uno dei motivi per cui la cucina italiana è considerata una cucina casalinga facilmente riproducibile?
a) È stata sviluppata dai grandi chef internazionali.
b) Ha molte influenze straniere.
c) Le ricette più celebri sono state scritte dalle mamme e dalle nonne.
d) Si basa principalmente su piatti complessi.
- Quanti tipi di pasti ci sono in Italia?
a) Due tipi di pasti.
b) Tre tipi di pasti.
c) Quattro tipi di pasti.
d) Cinque tipi di pasti.
- Qual è uno degli orari tipici per la colazione in Italia?
a) Tra le 5 e le 7 del mattino.
b) Tra le 7 e le 10 del mattino.
c) Tra le 12 e le 14 del pomeriggio.
d) Tra le 18 e le 20 della sera.
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