Autore: Amministrazione
Modi di dire sul calcio
Appendere le scarpe al chiodo
Smettere un’attività.
Fare catenaccio
Mettersi sulla difensiva.
Marcare stretto
Seguire fortemente e far pressioni su qualcuno.
Dribblare
Evitare un ostacolo o un problema.
Scendere in campo
Iniziare una nuova impresa.
Salvataggio in corner / in calcio d’angolo
Risolvere una situazione all’ultimo minuto.
Prendere in contropiede
Attaccare qualcuno che stava attaccando, con un effetto sorpresa.
Entrare a gamba tesa
Entrare in una discussione in modo violento e senza pensare alle conseguenze che si possono procurare all’altra persona.
Fare pressing
Fare pressioni su qualcuno per fargli compiere un’azione.
Giocare di rimessa
Aspettare l’evolversi degli eventi senza intervenire.
Fare spogliatoio
Fare gruppo, cioè consolidare lo spirito di appartenenza ad un gruppo.
Fare un autogol
Fare qualcosa che ci danneggia.
Andare ai tempi supplementari
Usare più tempo del previsto per risolvere qualcosa.
Zero a zero e palla al centro
Essere in un momento di stallo.
Fare qualcosa in zona Cesarini
Fare qualcosa all’ultimo minuto utile.
Alessandro Volta
Alessandro Volta è nato nel 1745 a Como e fin da giovane la sua grande passione è l’elettricità. Diventa presto professore di fisica e, mentre studia la chimica dei gas, scopre il metano e suggerisce di usarlo per illuminare.
Questa scoperta lo rende famoso a livello internazionale e gli porta numerosi riconoscimenti ma gli studi di Volta proseguono e lo scienziato arriva a costruire la prima pila elettrica.
La pila elettrica di Volta si basa sull’idea che mettendo vicini due metalli conduttori si può ottenere una differenza di potenziale elettrico. Ecco perché oggi a livello internazionale la differenza di potenziale elettrico viene indicata con il termine Volt.
Alessandro Volta scompare nel 1827.
Per molti anni il suo viso è stato quello che guardava gli italiani dalla banconota da 10.000 lire.
Comprensione del testo
- In quale città è nato Alessandro Volta?
a) Milano
b) Roma
c) Como
d) Firenze
- Per cosa Alessandro Volta è principalmente conosciuto?
a) Scoperta della radioattività
b) Invenzione del telefono
c) Scoperta del metano
d) Costruzione della prima pila elettrica
- Qual è l’unità di misura internazionale della differenza di potenziale elettrico, in onore di Alessandro Volta?
a) Ampere
b) Ohm
c) Volt
d) Watt
Franca Viola
Franca Viola è uno dei simboli dei cambiamenti civili dell’Italia del secondo dopoguerra. Franca Viola, infatti, è stata la prima donna a rifiutare il matrimonio riparatore e a contribuire all’emancipazione delle donne.
A 17 anni Franca Viola viene rapita e violentata dal nipote di un mafioso che chiede in seguito alla famiglia di fare un matrimonio riparatore. Il matrimonio riparatore è il matrimonio che si celebra dopo una violenza sessuale. In questo modo, secondo la legge italiana di quegli anni, l’uomo è considerato innocente.
Franca Viola, però, si oppone a questo matrimonio e denuncia il ragazzo alla polizia affrontando il lungo processo e lo scandalo che segue. Il ragazzo viene giudicato colpevole e condannato a 10 anni di carcere. Inoltre dal dibattito nato dalla sua storia si arriva alla cancellazione della legge sul matrimonio riparatore nel 1981. Solo nel 1996, però, l’Italia riconosce lo stupro come crimine contro la persona e non più contro la morale.
Per questo suo gesto coraggioso, Franca Viola è stata ricevuta dal papa Paolo VI, dal presidente della Repubblica Giuseppe Saragat e ha ricevuto l’onorificenza di Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana dal presidente Giorgio Napolitano.
Parlando del suo coraggio, Franca Viola ha detto:
«Non fu un gesto coraggioso. Ho fatto solo quello che mi sentivo di fare, come farebbe oggi una qualsiasi ragazza: ho ascoltato il mio cuore, il resto è venuto da sé».
Comprensione del testo
- Chi è Franca Viola?
a) Una scrittrice italiana famosa
b) Una donna italiana nota per la sua lotta contro la violenza di genere
c) Una celebre cantante italiana
d) Una famosa attrice italiana
- Cosa ha fatto Franca Viola per contribuire all’emancipazione delle donne?
a) Ha denunciato il nipote di un mafioso alla polizia
b) Ha scritto un libro sulla sua storia
c) Ha sposato il suo rapitore
d) Ha lavorato come attivista per i diritti delle donne
- Come è stata riconosciuta Franca Viola per il suo gesto coraggioso?
a) Ha ricevuto un premio Nobel
b) Ha incontrato il presidente della Repubblica
c) È diventata una famosa modella
d) Ha vinto un importante concorso di bellezza
Amerigo Vespucci
Nato a Firenze nel 1454, Amerigo Vespucci si trasferì prima in Francia e, poi, nel 1490, in Spagna. A Siviglia lavorò nella banca fiorentina dei Bardi e forse conobbe Cristoforo Colombo.
Vespucci, terziario francescano, fu il primo a intuire che il navigatore genovese avesse scoperto un nuovo continente: nei suoi 4 viaggi disegnò mappe e descrisse i luoghi esplorati, avendo così conferma che le terre occidentali non erano l’Asia ma un continente sconosciuto agli europei.
La popolarità dei suoi scritti fu tale (nel 1508 fu nominato dalla Spagna “Piloto Mayor”), che non passarono molti anni perché il nuovo continente fosse chiamato “America” da Martin Waldseemüller, religioso e cartografo, in onore proprio di Vespucci: fu infatti scelto il genere femminile (come nel caso degli altri continenti: Europa, Asia, Africa) del nome latino di Amerigo, Americus.
Comprensione del testo
- In quale città nacque Amerigo Vespucci?
a) Firenze
b) Genova
c) Siviglia
d) Madrid
- Quale fu il suo ruolo lavorativo a Siviglia?
a) Mercante di spezie
b) Cartografo
c) Dipendente della banca dei Bardi
d) Navigatore
- Chi nominò Amerigo Vespucci “Piloto Mayor”?
a) Cristoforo Colombo
b) Martin Waldseemüller
c) I Bardi di Firenze
d) La Spagna
Shlomo Venezia
Shlomo Venezia, nato a Salonicco nel 1923, appartenente a una famiglia ebraica italiana, ha vissuto una delle esperienze più tragiche e dolorose del XX secolo. Nel 1944, durante l’occupazione tedesca della Grecia, fu arrestato e deportato ad Auschwitz-Birkenau, il notorio campo di concentramento nazista. Qui, la sua vita prese una svolta terribile quando venne assegnato al Sonderkommando, un gruppo di prigionieri ebrei costretti a svolgere lavori forzati all’interno del campo, inclusa la terribile mansione di aiutare le SS tedesche nell’eliminazione di altri prigionieri ebrei.
Le sue memorie, raccolte nel libro “Sonderkommando Auschwitz”, rappresentano un toccante resoconto di quello che dovette affrontare durante la sua prigionia. Testimonia il terrore, la disumanità e l’indescrivibile sofferenza cui fu sottoposto, costretto a partecipare alle operazioni di sterminio delle camere a gas e dei forni crematori. Tuttavia, la sua testimonianza è anche un atto di coraggio, una voce che si è levata contro l’oblio, un grido contro l’ingiustizia e una luce di speranza nel mezzo delle tenebre.
Dopo la liberazione dal campo nel 1945, Shlomo Venezia riuscì a ricostruire la sua vita, ma il ricordo di ciò che aveva vissuto lo accompagnò per sempre. Decise di condividere la sua esperienza con il mondo, affinché nessuno dimenticasse la barbarie perpetrata dai nazisti. La sua testimonianza è stata una preziosa fonte di informazioni per gli storici e ha contribuito a far emergere la verità sulle atrocità commesse durante la Shoah. In questo sito possiamo leggere la sua testimonianza.
Comprensione del testo
- Chi è Shlomo Venezia?
a) Un famoso scrittore italiano
b) Un sopravvissuto italiano di Auschwitz
c) Un generale dell’esercito tedesco
d) Un politico greco
- Cosa rappresentano le memorie di Shlomo Venezia?
a) Un libro di poesie sulla natura
b) Un resoconto toccante della sua prigionia ad Auschwitz
c) Un’opera di fantasia sulla Seconda Guerra Mondiale
d) Una guida turistica sulla Grecia
- Qual è stata la terribile mansione assegnata a Shlomo Venezia ad Auschwitz?
a) Cuoco del campo di concentramento
b) Guardia del campo di concentramento
c) Membro del Sonderkommando, aiutando le SS nell’eliminazione di altri prigionieri ebrei
d) Medico del campo di concentramento
Ondina Valla
Ondina Valla sembra un nome inventato da Gabriele D’Annunzio, tanto è efficace nel descrivere un movimento rapido e armonioso, come quello di un’onda. Ma non è così: in realtà il nome era ancora più strano, perché si chiamava Trebisonda Valla, dal nome italiano della città turca di Trabzon, di cui il padre aveva immaginato bellezze e magnificenze pur non essendoci mai stato. Da qui il diminutivo Ondina.
Nata nel 1916 a Bologna, fin dall’età di 13 anni ha cominciato a dimostrare un’eccezionale bravura nello sport, in particolare nella corsa veloce e nei salti, rivaleggiando con un’altra sportiva bolognese, Claudia Testoni.
Il suo è un caso molto particolare, perché, in un’Italia in cui il regime fascista non offriva alle donne un ruolo pubblico visibile, Ondina Valla è riuscita a imporsi come campionessa e a competere per l’Italia, donando gloria e successi anche allo stesso fascismo. Il momento del trionfo per Ondina Valla sono state le Olimpiadi di Berlino del 1936, quelle di Leni Riefenstahl e di Jesse Owens per intenderci, organizzate da un regime nazista in cerca di prestigio internazionale. Ondina ha vinto la corsa degli 80 metri a ostacoli con un tempo di 11 secondi e 7, superando di un soffio la tedesca Anni Steuer. E’ la prima medaglia d’oro femminile nella storia dell’Italia olimpica.
Ondina Valla si è spenta nel 2006.
Comprensione del testo
- Quale era il nome completo di Ondina Valla?
a) Trebisonda Valla
b) Claudia Testoni Valla
c) Gabriella D’Annunzio Valla
d) Anna Steuer Valla
- In quale sport Ondina Valla ha dimostrato un’eccezionale bravura fin dall’età di 13 anni?
a) Nuoto
b) Corsa veloce e nei salti
c) Ginnastica ritmica
d) Tennis
- In quale edizione delle Olimpiadi vinse Ondina Valla la medaglia d’oro nella corsa degli 80 metri a ostacoli?
a) Olimpiadi di Roma 1960
b) Olimpiadi di Barcellona 1992
c) Olimpiadi di Berlino 1936
d) Olimpiadi di Tokyo 2020
Franca Valeri
Franca Maria Norsa è nata a Milano nel 1920 in una famiglia ebraica. Negli anni ’50, dopo aver maturato una passione per lo scrittore e poeta francese Paul Valéry, ha scelto di cambiare il suo nome in Franca Valeri.
All’inizio della sua carriera teatrale ha interpretato, con scarso successo, ruoli drammatici, come nella sceneggiatura teatrale “Caterina di Dio”. Successivamente ha messo a frutto le sue doti satiriche e di attrice comica, inventando personaggi ispirati al costume contemporaneo, fatto di frivolezze e ipocrisie, fedeli specchi di un ambiente borghese. Si è fatta conoscere al pubblico italiano in radio con il personaggio della “Signorina snob”, caricatura di una nevrotica signora snob milanese.
Il suo primo film è stato “Luci della città” di Federico Fellini e Alberto Lattuada. Da lì in poi ha interpretato moltissimi film di successo come “Il segno di Venere”, “Parigi o cara” ed “Il Vedovo” con Alberto Sordi.
Dagli anni ’60 ha partecipato anche a numerose trasmissioni televisive come “Studio Uno”, “Sabato sera” e “Giochiamo al varietè”. E’ stata anche regista di melodrammi, segno della sua grande passione per la lirica.
Dagli anni ’90 in poi ha accostato alla sua carriera teatrale anche delle interpretazioni in fiction televisive: “Norma e Felice” con Gino Bramieri e ” Linda, il brigadiere e..” con Nino Manfredi.
Quando ha compiuto i 90 anni le è stata conferita la laurea ad honorem in Lettere, facoltà che non ha potuto frequentare da ragazza a causa delle leggi razziali contro gli ebrei del fascismo, e che non ha frequentato dopo la guerra per seguire la passione del teatro.
E’ morta a Roma il 9 agosto 2020.
Comprensione del testo
- In quale città è nata Franca Valeri?
a) Milano
b) Roma
c) Torino
d) Firenze
- Come si chiamava, in realtà, Franca Valeri?
a) Francesca Nori
b) Franca Valentina
c) Franca Maria Norsa
d) Francesca Valli
- Qual è stato il suo primo film?
a) Il segno di Venere
b) Il Vedovo
c) Luci della città
d) Parigi o cara
Alfonsina Strada
La storia di Alfonsina Strada è la storia di una donna molto determinata. Alfonsina nasce nel 1891 in una famiglia molto povera, nella campagna dell’Emilia Romagna. Grazie ad un pizzico di fortuna, la famiglia riceve una vecchia bicicletta e Alfonsina, che rimane affascinata da questo mezzo, comincia subito a utilizzarlo e a organizzare alcune gare con gli amici.
Si sposa molto giovane con Luigi Strada e con lui si trasferisce prima a Milano e poi a Torino dove viene presto considerata la migliore ciclista italiana, superando nel 1911 anche il record mondiale di velocità femminile.
Durante la Prima Guerra Mondiale si iscrive al Giro di Lombardia, una corsa in bicicletta dove normalmente partecipano solo uomini, qualificandosi prima di molti altri. Nel 1924, infine, riesce a partecipare alla prestigiosa gara del Giro d’Italia, anche se durante la corsa viene esclusa dalla classifica.
La sua determinazione e la sua passione l’hanno resa celebre e un esempio per tutti quelli che vogliono seguire la propria passione.
Comprensione del testo
- In quale regione italiana è nata Alfonsina Strada?
a) Toscana
b) Lombardia
c) Emilia Romagna
d) Veneto
- Quale record mondiale di velocità femminile ha superato Alfonsina Strada nel 1911?
a) Lancio del disco
b) Corsa sui 100 metri
c) Salto in alto
d) Corsa in bicicletta
- Qual è stata la corsa in bicicletta nella quale Alfonsina Strada si è iscritta durante la Prima Guerra Mondiale, solitamente riservata solo agli uomini?
a) Giro d’Italia
b) Milano-Sanremo
c) Giro di Lombardia
d) Giro d’Abruzzo
Elsa Schiaparelli
Elsa Schiaparelli nasce a Roma nel 1890 da una famiglia aristocratica e intellettuale del Piemonte. La famiglia Schiaparelli può contare celebri astronomi, archeologi, paleografi e lo stesso padre di Elsa è professore di lingua e letteratura araba all’Università di Roma.
Avendo un animo vivace e non potendo fare l’attrice perché considerato un mestiere povero, Elsa Schiaparelli pubblica un libro di poesie che le costa il trasferimento in un convento svizzero. In seguito si trasferisce a Londra e poi a New York dove sposa un conte che subito dopo lascia, restando sola con la figlia malata di poliomielite.
A New York però entra in contatto con l’ambiente surrealista e dadaista: Man Ray e Michel Duchamp soprattutto.
Nel 1922 si trasferisce a Parigi e qui rimane affascinata dal mondo della moda. Le sue prime creazioni avvengono nel suo appartamento, per poi investire in un vero e proprio atelier.
I suoi abiti sono in grado sia di rivolgersi al grande pubblico, sia di presentarsi come vere e proprie creazioni surrealiste. Celebri sono il suo cappello-scarpa, disegnato da Salvador Dalì, abiti in vetro e vestiti in rosa-shocking, il colore inventato dalla stessa Schiaparelli.
Contrapposta più volte alla stilista Coco Chanel, Elsa Schiaparelli ne ha sempre condiviso l’immagine di donna indipendente e libera. E nel suo caso anche artista.
Comprensione del testo
- Da quale famiglia proviene Elsa Schiaparelli?
a) Famiglia di pescatori del Piemonte
b) Famiglia aristocratica e intellettuale del Piemonte
c) Famiglia contadina del Piemonte
d) Famiglia commerciante del Piemonte
- Dove si trasferisce Elsa Schiaparelli per entrare in contatto con l’ambiente surrealista e dadaista?
a) Roma
b) New York
c) Londra
d) Parigi
- Qual è uno dei suoi capolavori celebri nel mondo della moda?
a) Abiti in pelle nera
b) Cappello-scarpa disegnato da Coco Chanel
c) Abiti in vetro e vestiti in rosa-shocking
d) Abiti decorati con perle e diamanti