Teatro è una parola che viene dal greco théatron, che vuol dire spettacolo. Questa parola deriva dal verbo théaomai, cioè vedere.
Il teatro nasce in Grecia come una rappresentazione in cui si vede qualcosa e questo qualcosa è una storia.
Abbiamo per questo delle persone che raccontano una storia e agiscono, gli attori, e persone che guardano, gli spettatori o il pubblico.
Con l’arrivo del cinema è diventato necessario definire il teatro in modo ancora più preciso. Quindi oggi possiamo dire che il teatro è una rappresentazione fatta dal vivo da alcuni attori per un pubblico.
Come definizione sembra molto semplice, in realtà è un’arte molto complessa.
Il teatro ha bisogno di spazio: per la rappresentazione e per il pubblico. Si serve di strutture particolari che aiutino ad ambientare e a raccontare l’azione (la scenografia) e ha bisogno di un’architettura che permetta a tutti si sentire (l’acustica). Questa storia poi vive uno spazio proprio, fatto di paesi lontani o di luoghi conosciuti, visti in modo diverso, e in questo viaggio-gioco del pensiero lo spettatore non deve essere smarrito.
Il teatro ha bisogno di tempo e di tempi. La rappresentazione avviene in un determinato tempo e dura un tempo determinato, deve conciliare il tempo necessario a raccontare la storia e quello a disposizione del pubblico e degli attori. E la storia poi ha un tempo proprio, perché spesso racconta vari giorni e anni in pochi minuti. Quindi, ancora una volta, lo spettatore non deve esserne disorientato ma guidato.
Il teatro ha bisogno di strumenti: costumi, effetti speciali, strumenti musicali, luci e tende, che aiutano a definire i personaggi, lo spazio e il tempo. Quindi servono tecnici preparati e abili.
Il teatro ha bisogno di idee: nuove storie o forme originale di raccontare storie tradizionali. Quindi di scrittori, registi e compositori.
Il teatro ha bisogno soprattutto di persone. Un attore di teatro deve avere eccellenti capacità espressive, voce, dizione, mimica, movimento, presenza scenica; deve ricordare la sua parte e interpretarla nel contesto, dare emozione e non dimenticare la chiarezza.
Nell’opera lirica sono necessarie, in aggiunta, la tecnica del bel canto, il talento musicale e quello della danza.
Il teatro ha bisogno di coordinazione perché ogni parte deve essere legata e funzionare con le altre per evitare il fallimento. Quindi servono direttori d’orchestra e direttori di scena.
Quando tutto si lega con successo, invece, si ha anche l’incontro con il pubblico, che è formato da spettatori preparati in grado di godere di quest’arte.
Ecco perché il teatro è stato visto come la più perfetta forma d’arte, quella che meglio si presta a rappresentare la vita.
L’Italia è da sempre legata al teatro e il teatro all’Italia. Dall’arrivo di quest’arte dalla Grecia, nei vari secoli il teatro ha visto nascere ed avere successo diversi generi e stili, scrittori e compositori. Molte vicende e situazioni sono rimaste nell’immaginario collettivo e alcuni modi di dire fanno oggi parte della cultura popolare.
Lessico:
Leggi anche:
Comprensione del testo
- Da quale lingua deriva la parola “teatro”?
a) Italiano
b) Francese
c) Greco
d) Spagnolo
- Cosa significa la parola “teatro” in greco?
a) Arte
b) Musica
c) Spettacolo
d) Scrittura
- Come definiamo oggi il teatro?
a) Un’arte semplice
b) Una rappresentazione fatta solo da attori
c) Una rappresentazione dal vivo fatta da attori per un pubblico
d) Un’arte complicata senza spettatori
Controlla le risposte!