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Grammatica - Spiegazione di base

Essere e stare

Essere e stare sono due verbi che creano confusione. In alcuni casi hanno usi simili ma con sfumature diverse e, inoltre, hanno lo stesso participio passato: stato.

Essere

Essere si usa per esprimere l’esistenza e l’essenza, cioè esprime la qualità o la condizione di un oggetto o una persona. Le qualità o le condizioni possono essere permanenti o temporanee.
Normalmente con il verbo essere si usa un sostantivo o un aggettivo.
es:
→ Maria è bella.  / Con questo vestito, Maria è bella.
→ Giovanni è il mio avvocato. / Per ora Giovanni è il mio avvocato.
→ Il giardino è profumato. / Oggi il giardino è profumato. 

Essere si usa per esprimere lo stato in luogo e dice dove si trova qualcosa o qualcuno.
es:
→ Dov’è Antonio?
→ Antonio è al lavoro.
→ Milano è in Lombardia. 

Esserci (ci sono, ci sei, c’è ecc…) significa essere presentiessere pronti o avere capito.
es:
→ C’è Marco? (E’ presente Marco?)
→ Ci sei? Allora possiamo cominciare. (Sei pronto?…)
→ Due è la radice quadrata di quattro, ci sei? (… hai capito?)

Stare

Stare si usa per esprimere una condizione fisica e psicologica temporanea, in sostituzione del verbo sentirsi e si usa con un avverbio.
es:
→ Come stai? (Come ti senti?)
→ Sto bene! (Mi sento bene)
→ Francesca sta male? (Francesca si sente male?) 

Stare si usa per esprimere il rimanere o il restare in una condizione o in un luogo.
es:
→ State a casa questa sera? (Restate a casa ….)
→ Stanno in silenzio e ascoltano il mare. (Restano in silenzio …)
→ Sta’ zitto! (Resta zitto) 

Starci (ci sto, ci stai, ci sta ecc…) significa essere d’accordoessere disponibile o entrarci (cioè avere lo spazio sufficiente).
es:
→ Mi chiedi di accettare le tue bugie, ma io non ci sto! (… ma io non sono d’accordo)
→ Ci stai per una partita di calcio? (Sei disponibile per …)
→ In questa auto non ci stiamo tutti! (… non ci entriamo tutti!) 

Stare si usa anche con alcune espressioni particolari con un significato specifico:
Stare + gerundio
Stare per + infinito
Stare ai dati / ai fatti → Rimanere concentrati sui dati / sui fatti.
Stare alle apparenze → Giudicare dalle apparenze.
Stare ai patti → Mantenere i patti.
Stare allo scherzo → Accettare lo scherzo.
Stare a qualcuno → Spettare / toccare a qualcuno.

Essere o stare?

La scelta e il significato di essere e stare dipendono molto dall’uso e dalle sfumature che vogliamo dare.
Ci sono alcune espressioni che possiamo usare con entrambi (essere/stare a dieta, essere/stare calmo, essere/stare in silenzio ecc…). In questi casi, il verbo essere esprime una qualità o constatazione mentre il verbo stare esprime una maggiore volontarietà.
Per capire meglio come si usano, vediamo altri esempi concreti:
– Come sta Marilù? (Come si sente Marilù?)
– Marilù è stanca (stanca = aggettivo) ma sta bene (bene = avverbio).
– Come mi sta questo vestito? (Come appare questo vestito su di me?)
– Ti sta molto bene (il vestito su di te va molto bene). Con questo vestito sei elegante!
– Dove sei? 
– Sono in viaggio! Sto per arrivare a casa tua. Tu stai ancora a casa, vero?
– No, sono alla stazione, sto qui ad aspettarti da 20 minuti.
– Sta a te decidere se venire con noi o no. Noi non ti obblighiamo.
– Se stiamo alle apparenze è così, ma se stiamo ai dati non ho altra scelta.
– A capodanno da me ci sono Lucia, Serena e Sabrina. Ti propongo questo: vieni alle 22 e festeggiamo insieme. Ci stai?
– Ciao Marco, stiamo per venire alla tua festa, ma siamo 7 persone: ci stiamo a casa tua?
– Sì! Ci stiamo tutti, anche perché noi per ora siamo pochi.
– Come è il tuo fidanzato?
– E’ molto simpatico e giovanile… e anche molto bello!
– Come sta il tuo fidanzato?
– Sta bene, lavora molto, è sempre stanco, ma sta bene.

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
Presente dei verbi essere e avere
Presente dei verbi irregolari
Stare + gerundio (Presente progressivo)
– Stare per + infinito

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Grammatica - Spiegazione di liv. medio

Avverbi con preposizioni

Alcuni avverbi e alcune espressioni usano le preposizioni semplici e articolate. Si parla, in questo caso, di preposizioni improprie e locuzioni prepositive. Non c’è una regola precisa, quindi vi proponiamo una lista delle locuzioni più usate.

a causa diA causa della pioggia, non siamo potuti uscire.
a favore diSono a favore del voto elettronico.
a forza diA forza di ridere mi gira la testa!
a proposito diA proposito di ieri, voglio chiederti scusa.
accanto aAccanto alla farmacia c’è un tabaccaio.
al di là diAl di là del ponte c’è un ospedale.
al di qua diAl di qua del fiume c’è la nostra casa.
allo scopo diHo scritto degli appunti allo scopo di ricordare tutto.
attraversoAttraverso la letteratura scopro nuovi mondi.
contrariamente aContrariamente a quel che pensi, io non ho paura.
contro (di + pronome)Contro il fuoco non basta l’acqua. / Non ho niente contro di voi.
davanti aDavanti a te c’è un’altra vita.
dentro (di + pronome)Dentro casa fa caldo. / Dentro di me ci sono mille paure.
di fronte aNon ti fermi di fronte a niente, vero?
dietro (di + prenome)Dietro ogni uomo c’è una gran donna, ma dietro di lei?
dopo (di)Dopo la pioggia esce il sole. / Io vengo dopo di te.
durante ilDurante la vacanza in Sicilia mi sono divertito.
entro ilDevi consegnare il documento entro il 15 luglio.
fino aResto fino alle 18.
fuori daHo messo il vaso fuori dalla finestra.
in base aIn base alle tue necessità, possiamo cambiare destinazione.
in cambio diTi do il mio dizionario in cambio del tuo, accetti?
in compagnia diSiamo andati a cena in compagnia dei suoi colleghi.
in confronto aIn confronto a te, Tarzan era un gentiluomo!
in mezzo aIn mezzo a questa gente non possiamo parlare.
in quanto aIn quanto a eleganza sei imbattibile!
insieme aInsieme a Marco non ci sto più.
invece diInvece di lavorare, perdi tempo.
lontano daQuando sono lontano da casa sono triste.
lungo ilLungo la trada ci sono molti bar.
malgradoMalgrado la cena terribile, siamo stati bene.
nonostanteNonostante tutto, ci ambiamo ancora.
oltre (luogo)Non posso andare oltre questi ostacoli.
oltre a (aggiunta)Oltre a Paolo chi viene?
presso ilIl mio ufficio si trova presso l’Istituto Italiano.
prima diPrima di venire, hanno comprato i pasticcini!
secondo ilSecondo me, sbagli.
senza (di + pronome)Senza amore non si vive e senza (di) te non vivo io.
sopra (di + pronome)Sopra il tavolo c’è l’ombrello ma sopra di noi non ci sono nuvole.
sotto a (di)Il telecomando è sotto al divano. 
tranne/eccetto/escluso ilChi mi dice ti amo, escluso il cane?
verso (di)Se vai verso Milano, trovi la nebbia. / Le api vengono verso di noi!
vicino aVicino al fiume è umido.

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
Preposizioni semplici e articolate
Preposizioni di tempo
Preposizioni di luogo
Verbi con le preposizioni

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Grammatica - Spiegazione di liv. medio

Verbi con preposizioni

Alcuni verbi usano le preposizioni semplici e articolate. Non c’è una regola precisa, quindi vi proponiamo una lista di verbi più problematici.

abituarsi a fare qualcosaNon mi sono abituato a mangiare alle 3!
accettare di fare qualcosaNon accettiamo di parlare con voi.
aiutare qualcuno a fare qualcosaPosso aiutarti a portare la valigia?
andare a fare qualcosaVado a preparare la cena.
appartenere aL’auto appartiene a mia moglie.
avere fiducia inNon ho fiducia in lui.
avere voglia diHo voglia di mangiare un gelato.
avvicinarsi aCi siamo avvicinati a casa per cena.
cercare di fare qualcosaCerco di risponderti quando posso.
cercare qualcosaCerco le chiavi ma non le trovo!
chiedere a qualcuno di fare qualcosaHo chiesto a Gabriele di scrivermi una cartolina.
cominciare a fare qualcosaComincio a stancarmi.
concentrarsi suMi devo concentrare su questa revisione.
condividere conHo condiviso con Simone tutta la mia giovinezza.
consigliare a qualcuno di fare qualcosaHo consigliato a Luca di andare da uno psicologo.
contare di fare qualcosa
(pensare di fare qualcosa)
Conto di finire queste tabelle questa sera.
contare su qualcuno
(avere fiducia in qualcuno)
Pietro, puoi contare su di me!
continuare a fare qualcosaNon puoi continuare a prendermi in giro!
credere a
(prendere per vero qualcosa)
Non credo a Matteo dopo quello che ha fatto.
credere in
(avere fiducia)
Enrico, io ho fiducia in te.
decidere diHo deciso di prendermi una lunga vacanza.
desiderare qualcosaDesideriamo un Natale sereno.
educare qualcuno a fare qualcosaDevi educare Alfredo a non mangiare con le mani.
essere degno di fare qualcosaNon sei degno di rappresentare questa azienda!
essere in grado diSono in gradi di decidere autonomamente.
evitare di fare qualcosaNon puoi evitare di urlare quando parli?
fare a meno di fare qualcosaNon posso fare a meno di mangiare cioccolata.
fingere di fare qualcosaFingi di ascoltarmi?
imparare a fare qualcosaOggi ho imparato a fare la costata di fragole!
imparare qualcosaHo imparato le sue poesie a memoria.
impegnarsi con qualcuno a fare qualcosaMi impegno a studiare di più!
iniziare a fare qualcosaLunedì inizio a studiare portoghese.
mandare qualcuno a fare qualcosaNon puoi mandare tuo figlio a prendere il latte?
mettersi a fare qualcosaSe mi metto a raccontarti tutto, non finisco più.
negare di aver fatto qualcosaNego di averti risposto male.
pensare aHo pensato a te tutto il giorno!
pensare diPenso di andare a mangiare tra pochi minuti.
restare a fare qualcosaSiamo rimasti a parlare tutta la notte!
riuscire a fare qualcosaNon riesco a cucinare la carbonara.
sbrigarsi a fare qualcosaMi sbrigo a fare la spesa e arrivo.
venire a fare qualcosaVengo a cucinare a casa tua, posso?

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
Preposizioni semplici e articolate
Preposizioni di tempo
Preposizioni di luogo
Avverbi con le preposizioni

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Grammatica - Spiegazione di base

Preposizioni di luogo

Le preposizioni sono parole che mettono in relazioni due parti della frase.
Le preposizioni di luogo sono: A, IN, DA, SU, PER.

A
si usa con: 
– nomi di città
es:
→ sono a Roma
→ vado a Milano
→ vivo a Vienna 

– nomi di isole piccole
es:
→  vivo a Ponza (ma con ISOLA si dice: sull’isola di Ponza)
→  vado a Ventotene (ma con ISOLA si dice sull’isola di Ventotene) 

 alcuni nomi di luoghi:
scuola → es: sono/vado a scuola
teatro → es:  sono/vado a teatro
lezione → es:  sono/vado a lezione
lavoro → es:  sono/vado al lavoro
bagno (funzione della toilet) → es:  sono/vado al bagno
cinema → es:  sono/vado al cinema
mare → es:  sono/vado al mare (ma si dice: IN spiaggia)
supermercato → es:  sono/vado al supermercato
bar → es:  sono/vado al bar
ristorante → es:  sono/vado al ristorante
stazione → es:  sono/vado alla stazione
posta → es:  sono/vado alla posta
aeroporto → es:  sono/vado all’aeroporto 
estero → es:  sono/vado all’estero
IN
si usa con: 
– continenti
es:
→ sono in Asia
→  vado in Europa – 

nazioni

es:
→ sono in Germania
→ vado negli Stati Uniti 

– regioni
es:
→  sono in Lombardia
→ vado nel Lazio 

 isole grandi
es:
→ sono in Madagascar
→ vado in Sicilia 

– nomi di luoghi che finiscono in -ia e -teca
es:
→ sono in libreria
→ vado in biblioteca 

– alcuni nomi di luoghi
città → es:  sono/vado in città
campagna → es:  sono/vado in campagna
ufficio → es:  sono/vado in ufficio
camera/cucina/bagno (stanze) → es:  sono/vado in camera/cucina/bagno
centro/periferia → es:  sono/vado in centro/periferia
autobus/metropolitana/macchina/aereo (mezzi) → es: sono/vado in autobus ecc…
chiesa → es:  sono/vado in chiesa
ospedale → es:  sono/vado in ospedale
albergo → es:  sono/vado in albergo
banca → es:  sono/vado in banca
strada → es:  sono/vado in strada (ma si dice sul marciapiede)
Ci sono alcune parole che vanno con A e con IN:
piazzaletto, casa, stazione, bagno ecc… 
Bisogna ricordare che A ha un’idea di prossimità e di idea mentre IN esprime il significato LETTERALE e FISICO.
→ sono a piazza del Popolo vuol dire che sono in quella zona, mentre
→ sono in piazza del Popolo vuol dire che ci sono fisicamente 
→ sono a letto vuol dire che sto usando il letto
→ sono nel letto vuol dire che ci sono fisicamente 
→ sono al bagno vuol dire che sto usando il bagno
→ sono in bagno vuol dire che ci sono fisicamente ecc..
DA
si usa con:
– luoghi di provenienza
es:
→ vengo dal Brasile
→ torno dal supermercato 

– persone (come destinazione)
es:
→ vado da Michele (= vado a casa di Michele)
→ torno dal dottore (= vado nuovamente dal dottore)
→ vengo da te (= vado a casa tua)
PER
si usa con:
 luoghi da attraversare/raggiungere
es:
→ passa per il centro (= va attraverso il centro)
→ cammina per la strada principale (= segue la strada principale)
→ parto per il Brasile (= parto con destinazione brasile)
SU
si usa con:
 luoghi sopraelevati
es:
→ sono/vado sul ponte
→ salgo sulla scala
→ mi fermo sulle scale

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
Preposizioni semplici e articolate
Preposizioni di tempo
Verbi con le preposizioni
Avverbi con le preposizioni

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Grammatica - Spiegazione di base

Preposizioni di tempo

Le preposizioni sono parole che mettono in relazioni due parti della frase.
Le principali proposizioni di tempo sono:

DA, DA… A, PER, IN, TRA/FRA, FA (avverbio)

DA
si usa: 
– quando l’azione comincia in un tempo e non finisce
es:
→ Studio italiano da 17 anni! (= dopo 17 anni ancora ancora studio italiano)
→ Quando ho iniziato a studiare italiano, studiavo francese da 2 anni (= quando ho iniziato a studiare italiano ancora studiavo francese)
→ Da domani comincio la dieta! (= domani comincio la dieta e non so quando finisco di farla)
ATTENZIONE! 
DA al futuro si usa solo con un MOMENTO determinato:
es: Da domani, da lunedì, dal 2020, dal 12 ottobre 2048 ecc…
DA… A
si usano: 
– quando l’azione comincia e finisce in un tempo determinato
es:
→ Ho studiato italiano dal 2004 al 2006.
→ La scuola è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 16. 
ATTENZIONE! 
Con un’azione futura si usa DA… FINO A:
es: Da domani fino a lunedì non mangio pasta!
PER
si usa: 
– per dire la DURATA CONTINUATA di un’azione che inizia e finisce in un tempo determinato
es:
→ Ho studiato italiano per 17 anni (= non studio più italiano)
→ Voglio andare per una settimana alle Maldive!
→ Corro per un’ora e poi faccio una doccia! 
ATTENZIONE! 
In molti casi PER si può eliminare:
es:
→ Ho studiato italiano 17 anni.
→ Voglio andare una settimana alle Maldive!
→ Corro un’ora e poi faccio una doccia!
IN
si usa: 
– per dire il periodo determinato nel quale accade un’azione
es:
→ in sei mesi devo fare 5 esami! (= non è un’azione regolare e costante)
→ in due anni abbiamo guadagnato 10.000 euro (= non costantemente, ma nel complesso)
→ in tre giorni devo leggere un libro! (= posso leggere tutto il libro in un solo giorno)
TRA / FRA
si usano: 
– quando l’azione comincia in un PERIODO futuro
es:
→ Fra tre giorni vado in ferie.
→ Tra un anno vado a vivere alle Hawaii.
→ Tra un’ora esco di casa. 
FA 
è un avverbio ma ha una importante funzione quando si parla di tempo.
si usa: 
– quando l’azione comincia e finisce in un MOMENTO passato
es:
→ Ho iniziato a studiare italiano 2 anni fa (= ancora lo studio, ma l’INIZIO è un momento concluso)
→ Ho conosciuto Michele 10 giorni fa (= forse non l’ho più visto, ma l’ho conosciuto)
→ L’autobus è partito un minuto fa!

Esempio:

Vediamo con un dialogo le differenze tra le varie preposizioni. 
Antonio: – Ciao Marina, anche tu lavori qui?
Marina: – Ciao Antonio! Sì, da una settimana!
Antonio: – Che coincidenza! Anche io ho cominciato una settimana fa!
Marina: – Ho sentito che vuoi studiare polacco, quando cominci?
Antonio: – Comincio da lunedì, per sei mesi, quindi fino a settembre!
Marina: – Meraviglioso! Ma non è poco? Fra sei mesi pensi di parlare polacco? In sei mesi non si impara tutto!
Antonio: – Infatti sei mesi sono pochi! Ma da settembre a novembre non ho tempo perché per due mesi devo fare alcune importanti revisioni aziendali.
Marina: – Oh! Perché?
Antonio: L’azienda ha perso in tre anni circa 20.000 euro e per due anni non è riuscita a investire nuove risorse.

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
Preposizioni semplici e articolate
Preposizioni di luogo
Verbi con le preposizioni
Avverbi con le preposizioni

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Grammatica - Spiegazione di base

Preposizioni semplici e articolate

Le preposizioni sono parole che mettono in relazioni due parti della frase.

Le preposizioni semplici sono:

DI – A – DA – IN – CON – SU – PER – TRA – FRA

Le preposizioni sono uno degli argomenti più difficili perché non hanno sempre delle regole. Insieme alle preposizioni semplici in queste pagine troviamo:

Preposizioni articolate – Preposizioni di luogo – Preposizioni di tempoVerbi con le preposizioniAvverbi con le preposizioni

DI
indica:
– possesso → es: il libro di Marco
– materia / l’argomento → es: il bicchiere di vetro, il libro di storia
– qualità / il modo → es: vado di fretta!
– origine → es: sono di Padova
A
indica:
– stato in luogo → es:  sono a casa, sono a Roma
– moto a luogo → es: vado a Milano, corro al supermercato
– termine → es: diamo le chiavi a Marisa
– tempo → es: a marzo lascio Berlino
DA
indica:
– moto da luogo→ es: vengo da Palermo
– moto a luogo (con le persone) → es: vado dal dottore
– tempo → es: lavoro qui da 5 anni
– agente → es: il quaderno è scritto da Giovanni
– fine → es: macchina da scrivere, caffè da asporto
IN
indica:
– stato in luogo → es: sono in farmacia, è in macchina
– moto a luogo → es: vado in Africa, mi trasferisco in Inghilterra
– modo → es: mi sento in colpa, sono in ansia, mangio in fretta
– mezzo → es: vado a Lecce in aereo, torno a casa in metropolitana 
– tempo → es: nella notte sento rumori strani
CON
indica:
– compagnia → es: rimando con Armando, vado con Luisa
– modo → es: lavoro con gioia!
– mezzo → es: prendo lo zucchero con il cucchiaio
SU
indica:
– stato in luogo → es: il gatto è sul tavolo
– moto a luogo → es: salgo sul tetto
– argomento → es: scrivo la mia tesi su Rita Levi Montalcini
PER
indica:
– moto per luogo → es: vado per Via de’ Condotti
– durata → es: ti ho amato per molto tempo
– causa → es: mangio per noia, piango per il dolore
– fine → es: macchina per scrivere
TRA / FRA
indicano:
– stato in luogo → es: il supermercato è tra la farmacia e lo stadio
– alternativa → es: devi scegliere tra lui e me!
– relazione → es: tra Paolo e te c’è amore!
– tempo → es: tra un anno mi trasferisco a New York

Preposizioni articolate

Alcune preposizioni vogliono l’articolo, anche se non c’è una regola precisa. Quando le preposizioni DIADAINSU incontrano gli articoli determinativi cambiano e diventano PREPOSIZIONI ARTICOLATE.

Le preposizioni articolate sono:

+diadainsu
ildelaldalnelsul
lodelloallodallonellosullo
ladellaalladallanellasulla
l’dell’all’dall’nell’sull’
ideiaidaineisui
glidegliaglidaglineglisugli
ledellealledallenellesulle

Le preposizioni articolate si usano sempre con i plurali e con dei nomi determinati.
es:
– Vado a scuola → vado alla scuola di lingue Alessandro Manzoni
– Lavoro in ufficio → lavoro nell’ufficio delle risorse umane


Esercizi grammaticali
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Grammatica - Spiegazione di base

Pronomi indiretti

Il pronome si usa per parlare di una persona, un animale o una cosa senza ripetere il suo nome. I pronomi possono essere diretti o indiretti.
pronomi indiretti rispondono alla domanda: a chi? a che cosa? (Sono quindi un complemento di termine). Si chiamano indiretti perché usano la preposizione a.

es:
Do un regalo a Marco → gli do un regalo (gli = a lui)
Ho detto una cosa a Lucia → le ho detto una cosa (le = a lei)
Hanno telefonato a noi → ci hanno telefonato (ci = a noi)

I pronomi indiretti sono:

(io) a me → mi
(tu) a te → ti
(lui) a lui → gli
(lei) a lei → le
(noi) a noi → ci
(voi) a voi → vi
(loro) a loro → gli / loro (poco comune)
I pronomi indiretti normalmente vanno prima del verbo, anche del verbo composto.
es:
Ti dico di no!
Mi ha chiesto scusa.
Ci ha dato ragione.
I pronomi diretti vanno insieme all’avverbo ECCO
es:
– Ecco a te i documenti → Eccoti i documenti
– Ecco a voi i libri → Eccovi i libri!
– Ecco a lei la pizza → Eccole la pizza!
Con i verbi modali, con stare per + infinito, con stare + gerundiocominciare a + infinitofinire di + infinito i pronomi possono andare prima o dopo il verbo.
es:
Gli voglio dare un bacio / Voglio dargli un bacio
Le sta per telefonare / Sta per telefonarle
Mi stanno parlando di ieri / Stanno parlandomi di ieri
Gli cominciate a dare fastidio / Cominciate a dargli fastidio
Ti finisco di dire il racconto / Finisco di dirti il racconto

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
Pronomi diretti
Pronomi diretti con i verbi composti
Verbi con i pronomi indiretti
– Imperativo formale con i pronomi

Categorie
Grammatica - Spiegazione di base

Aggettivi possessivi

Gli aggettivi possessivi sono aggettivi particolari. Gli aggettivi possessivi non rispondono alla domanda “come è?” ma alla domanda “di chi è?“.

Gli aggettivi possessivi sono:

PERSONA
(io)
(tu)
(lui/lei)(noi)
(voi)
(loro)
MASCHILE
SINGOLARE
(il) mio
(il) tuo
(il) suo
(il) nostro
(il) vostro
(il) loro
FEMMINILE
SINGOLARE
(la) mia
(la) tua
(la) sua
(la) nostra
(la) vostra
(la) loro
MASCH.
PLUR.
(i) miei
(i) tuoi
(i) suoi
(i) nostri
(i) vostri
(i) loro
FEMM.
PLUR.
(le) mie
(le) tue
(le) sue
(le) nostre
(le) vostre
(le) loro
Gli aggettivi possessivi hanno il numero (singolare/plurale) e il genere (maschile/femminile) del nome che seguono e non c’è differenza tra suo-di lui e suo-di lei.
es:
– Il libro di Marta -> Il suo libro
– La casa di Francesco e Maria -> La loro casa
– La macchina di Carlo -> La sua macchina
Gli aggettivi possessivi vanno prima del nome:
es:
– La tua auto è nera!
– Il mio gatto è bianco.
– La nostra casa è grande. 

ATTENZIONE! Alcune espressioni sono un’eccezione:
– colpa → es: è colpa tua o è colpa nostra?
– merito → es: è merito tuo o è merito nostro?
– a casa  es: andiamo a casa mia o a casa tua?
Gli aggettivi possessivi normalmente hanno l’articolo davanti:
es:
– il mio quaderno
– la tua lampada
– le vostre scarpe

Aggettivi possessivi con la famiglia

La relazione tra aggettivi possessivi e articoli cambia con le persone della famiglia.

Con le PERSONE al SINGOLARE della famiglia non si usa l’articolo con gli aggettivi possessivi.
Quali sono le persone della famiglia?
– padremadre → es: mio padre / mia madre
– fratellosorella → es: tuo fratello / tua sorella
– figliofiglia → es: suo figlio / sua figlia
– nonnononna → es: nostro nonno / nostra nonna
– ziozia → es: vostro zio / vostra zia
– cugino, cugina → es: mio cugino / mia cugina
– nipote → es: tuo nipote / tua nipote
– cognatocognata → es: suo cognato / sua cognata
– suocerosuocera → es: mio suocero / mia suocera 
ATTENZIONE! Con loro si usa l’articolo.
es:
– il loro fratello
– la loro sorella
– il loro cugino
Con le PERSONE della famiglia al PLURALE si usa l’articolo con gli aggettivi possessivi.
es:
– i miei nonni
– i tuoi genitori
– i suoi fratelli
L’articolo si usa anche in CASI PARTICOLARI.
Quando si dice una specificazione della persona.
es:
– il nonno paterno
– la zia di Verona
– il cugino di Milano 
Con papà e mamma.
es:
– il mio papà è il mio modello.
– la mia mamma è medico. 
Con i nomi delle persone della famiglia alterati.
es:
– la mia sorellastra
– il mio nipotino
– la sua cuginetta

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
Suo, proprio e altrui
Aggettivi (Aggettivi qualificativi)
Avverbi (Tempo e frequenza, luogo, quantità, modo)
Pronomi indiretti 

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Grammatica - Spiegazione di base

Verbi modali – Passato prossimo

Cosa fanno i verbi modali (dovere, potere e volere) con il passato prossimo?

verbi modali, o verbi servili, nei tempi composti prendono l’ausiliare del verbo che segue.
es:
– andare al supermercato → andare ha l’ausiliare essere → sono dovuto andare al supermercato
– comprare i pantaloni → comprare ha l’ausiliare avere → non abbiamo potuto comprare i pantaloni
– venire alla festa → venire ha l’ausiliare essere → siete voluti venire alla festa
Con l’ausiliare essere il participio passato dei verbi modali segue  la persona che fa l’azione (singolar/plurale, maschile/femminile).
es:
– sono dovuto/a andare,
– sei potuto/a venire,
– è voluto/a partire,
– siamo dovuti/e tornare,
– siete potuti/e restare,
– sono voluti/e uscire
ATTENZIONE! Quando il verbo essere segue i verbi modali, l’ausiliare diventa avere:
es:
– ho voluto essere qui con te
– hai dovuto essere calma!
– non abbiamo potuto essere sinceri con te!
Con i verbi riflessivi abbiamo due possibilità: 

– se il pronome è prima del verbo l’ausiliare è essere
es:
– svegliarsi → mi sono dovuto svegliare presto!
– lavarsi → mi sono voluto lavare subito dopo la partita di calcio.
– alzarsi → ci siamo potuti svegliare tardi. 

– se il pronome è dopo il verbo l’ausiliare è avere
es:
– svegliarsi → ho dovuto svegliarmi presto!
– lavarsi → ho voluto lavarmi subito dopo la partita di calcio.
– alzarsi → abbiamo potuto alzarci tardi.

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
Passato prossimo dei verbi essere e avere
– Passato prossimo dei verbi regolari in -are, -ere, -ire
– Participio passato
– Ausiliari essere e avere (Usi e differenze)

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Grammatica - Spiegazione di base

Pronomi diretti con i verbi composti

pronomi diretti vanno prima dei verbi composti (es: passato prossimo).

Il participio passato dei verbi composti prende il genere e il numero dei pronomi.
es:
(io-uomo) Luca mi ha visto
(io-donna) Luca mi ha vista
(tu-uomo) Luca ti ha visto
(tu-donna) Luca ti ha vista
(lui) Luca l’ha visto
(lei) Luca l’ha vista
(noi-uomini) Luca ci ha visti
(noi-donne) Luca ci ha viste
(voi-uomini) Luca vi ha visti
(voi-donne) Luca vi ha viste
(loro-uomini) Luca li ha visti
(loro-donne) Luca le ha viste

ATTENZIONE! la e lo sono apostrofati e diventano l’

ATTENZIONE! Con miticivi è accettato anche il participio passato semplice (singolare, maschile)

es:
(io-uomo) Luca mi ha visto
(io-donna) Luca mi ha visto
(tu-uomo) Luca ti ha visto
(tu-donna) Luca ti ha visto
(noi-uomini) Luca ci ha visto
(noi-donne) Luca ci ha visto
(voi-uomini) Luca vi ha visto
(voi-donne) Luca vi ha visto


Esercizi grammaticali

Vedi anche:
Pronomi diretti
– Passato prossimo dei verbi essere e avere
– Passato prossimo dei verbi regolari in -are, -ere, -ire
Ausiliari essere e avere (Usi e differenze)