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Grammatica - Spiegazione di base

Usi degli ausiliari essere e avere

Ha come ausiliare il verbo avere la maggior parte dei verbi, in particolare:
– Tutti i verbi transitivi (cioè che possono avere un oggetto): amare, leggere, mangiare, vedere, dire, regalare, comprare ecc…
– Molti verbi intransitivi (cioè che non possono avere un oggetto): parlare, lavorare, guidare, dormire, viaggiare, camminare, ecc…
Hanno come ausiliare il verbo essere:
– Molti verbi di movimento: andare, venire, arrivare, tornare, partire, entrare, uscire, salire, scendere ecc…
– Molti verbi che indicano una permamenza: stare, rimanere, restare ecc…
– Molti verbi di cambiamento di stato: essere, morire, nascere, diventare, crescere ecc…
– I verbi riflessivi: chiamarsi, lavarsi, alzarsi, abbassarsi ecc…
– Alcuni verbi intransitivi (cioè che non possono avere un oggetto): costare, piacere, sembrare, servire, succedere ecc…
Ci sono verbi che possono avere entrambi gli ausiliari. In questo caso, generalmente, l’ausiliare avere si usa quando si può rispondere alla domanda: che cosa?
es: correre:
– Sono corso a prendere l’autobus.
– Ho corso una maratona di 5 chilometri.es: cambiare:
– Marco, tu sei cambiato. Ti vedo diverso.
– Marcello ha cambiato casa, ora vive in un altro quartiere.es: finire:
– La nostra storia è finita tanto tempo fa, Luca.
– Ho finito un libro bellissimo!es: salire:
– Sono salito in casa quando ho visto Annalaura.
– Ho salito le scale velocemente.

ATTENZIONE! Alcuni italiani del sud Italia usano alcuni verbi intransitivi come transitivi.

Dicono, per esempio:
– Salire (con il significato di tirar su o far salire) → es: Hai salito le borse in auto?
– Scendere (con il significato di tirar giù o far scendere) → es: Puoi scendere le mie valige, per favore?
– Uscire (con il significato di tirar fuori o far uscire) → es: Esci il mio libro dal tuo zaino!

Questi usi sono legati alla lingua parlata e sono considerati scorretti da tutte le grammatiche.
Inoltre non sono riconosciuti in altre parti d’Italia.


Esercizi grammaticali

Vedi anche:
Presente dei verbi essere e avere
Passato prossimo dei verbi essere e avere
Passato prossimo dei verbi regolari in -are, -ere, -ire
Participio passato

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Grammatica - Spiegazione di base

Participio passato

Il participio passato si usa nei verbi composti, come il passato prossimo, futuro anteriore, condizionale composto ecc…

verbi in -are hanno il participio passato in -atoes: parlare → parlato
verbi in -ere hanno il participio passato in -uto: es: conoscere → conosciuto
verbi in -ire hanno il participio passato in -ito: es: dormire → dormito

Il participio passato di essere è stato e di avere è avuto.

Alcuni verbi hanno il participio passato irregolare, ecco una lista di verbi più comuni:

accendere
aprire
bere
chiedere
chiudere
correre
cuocere
decidere
dire
dividere
fare
leggere
mettere
morire
nascere
offendere
perdere
prendere
rimanere
rispondere
rompere
scegliere
scendere
scrivere
spegnere
stare
tradurre
vedere
venire
vincere
vivere
acceso
aperto
bevuto
chiesto
chiuso
corso
cotto
deciso
detto
diviso
fatto
letto
messo
morto
nato
offeso
perso
preso
rimasto
risposto
rotto
scelto
sceso
scritto
spento
stato
tradotto
visto
venuto
vinto
vissuto

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
Aggettivi (Aggettivi qualificativi)
Passato prossimo dei verbi essere e avere
– Passato prossimo dei verbi regolari in -are, -ere, -ire
Ausiliari essere e avere (Usi e differenze)

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Grammatica - Spiegazione di base

Verbi regolari (-are, -ere, -ire) – Passato prossimo

Il passato prossimo si usa per parlare di un’azione conclusa nel passato. Il passato prossimo è un verbo composto e si forma con:

il presente del verbo avere o essere + il participio passato del verbo

Ecco il presente dei verbi regolari in:
are
ere
ire

Verbo in -are: parlare

(io) ho parl-ato
(tu) hai parlato
(lui/lei) ha parlato
(noi) abbiamo parlato
(voi) avete parlato
(loro) hanno parlato

Verbo in -ere: sapere

(Io) ho sap-uto
(tu) hai saputo
(lui/lei) ha saputo
(noi) abbiamo saputo
(voi)avete saputo
(loro) hanno saputo

Verbo in -ire: dormire

(Io) ho dorm-ito
(tu) hai dormito
(lui/lei) ha dormito
(noi) abbiamo dormito
(voi) avete dormito
(loro) hanno dormito

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
– Passato prossimo dei verbi essere e avere
– Ausiliari essere e avere (Usi e differenze)
– Participio passato
– Imperfetto e passato prossimo (Usi e differenze)

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Grammatica - Spiegazione di base

Verbi essere e avere – Passato prossimo

Il passato prossimo si usa per parlare di un’azione conclusa nel passato. Il passato prossimo è un verbo composto e si forma con:

il presente del verbo avere o essere + il participio passato del verbo

Il verbo essere:

(Io) sono stato/a
(tu) sei stato/a
(lui/lei) è stato/a
(noi) siamo stati/e
(voi) siete stati/e
(loro) sono stati/e

Il verbo avere:

(Io) ho avuto
(tu)hai avuto
(lui/lei) ha avuto
(noi) abbiamo avuto
(voi) avete avuto
(loro) hanno avuto

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
Ausiliari essere e avere (Usi e differenze)
– Passato prossimo dei verbi regolari in -are, -ere, -ire
– Participio passato
Imperfetto e passato prossimo (Usi e differenze) 

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Grammatica - Spiegazione di base

Pronomi diretti

Il pronome si usa per parlare di una persona, un animale o una cosa senza ripetere il suo nome. I pronomi possono essere diretti o indiretti. 
pronomi diretti rispondono alla domanda: chi? che cosa? (Sono quindi un complemento oggetto). Si chiamano diretti perché non usano la preposizione.

es:
– Mangi la pasta? Sì, la mangio.
 (la = la pasta)
– Bevi il caffè? Sì, lo bevo. (lo = il caffè)
– Chiami Luca? No, non lo chiamo. (lo = Luca)

I pronomi diretti sono:

(io) mi
(tu) ti
(lui) lo
(lei) la
(noi) ci
(voi) vi
(loro-maschile) li
(loro-femminile) le
I pronomi diretti vanno prima del verbo.
es: – Guardare un film → Lo guardo.
– Mangiare la pasta → La mangio.
– Parlare una lingua → La parliamo.
I pronomi diretti vanno insieme all’avverbio ECCO
es:– Ecco Antonio! → Eccolo!
– Ecco i libri → Eccoli!
– Ecco la pizza → Eccola!
I pronomi diretti si possono usare INSIEME all’oggetto. Questa costruzione si usa per evidenziare l’oggetto o la persona.
es: – Francesca, la chiamo domani → Abbiamo parlato di Francesca e io aggiungo questa informazione importante
– Il libro di Umberto Eco, lo compro domani → Abbiamo parlato del libro e aggiungo questa informazione
– L’auto, la compro il mese prossimo → Abbiamo parlato di auto e aggiungo questa informazione
Con i verbi modali, con stare per + infinito, con stare + gerundiocominciare a + infinitofinire di + infinito i pronomi possono andare prima o dopo il verbo.
es: – Voglio mangiare una pizza → la voglio mangiare / voglio mangiarla
– Sto per mangiare una pizza → la sto per mangiare / sto per mangiarla
– Sto mangiando una pizza → la sto mangiando / sto mangiandola (meno usato) 
– Comincio a mangiare una pizza → la comincio a mangiare / comincio a mangiarla
– Finisco di mangiare una pizza → la finisco di mangiare / finisco di mangiarla

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
– Pronomi indiretti
Aggettivi possessivi
Pronomi diretti con i verbi composti
– Imperativo informale con i pronomi

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Grammatica - Spiegazione di base

Stare per + infinito

Stare per + infinito in italiano si usa per parlare di un’azione che succede in un futuro vicino.

es:

– Sto per mangiare una pizza → Tra pochi secondi mangio una pizza.
– Stiamo per andare al cinema → Tra poco andiamo al cinema.
– Marco e Luisa stanno per tornare → Tra pochi minuti, Marco e Luisa tornano.

Il verbo stare è un verbo irregolare:

(io) sto
(tu) stai
(lui/lei) sta
(noi) stiamo
(voi) state
(loro) stanno

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
Connettori testuali (Congiunzioni)
– Avverbi (Tempo e frequenza, luogo, quantità, modo)
Stare + gerundio
Presente dei verbi modali (Dovere, potere, volere e sapere)

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Grammatica - Spiegazione di base

Stare + gerundio

Stare + gerundio in italiano forma una particolare costruzione. Questa costruzione si chiama perifrastica.
Stare + gerundio si usa per parlare di un’azione che succede in questo momento.

es: Sto mangiando una pizza, hai fame?
es: Stiamo andando al mare, vieni anche tu!

Il verbo stare è un verbo irregolare:

(io) sto
(tu) stai
(lui/lei) sta
(noi) stiamo
(voi) state
(loro) stanno

Il gerundio:

si forma dai verbi all’infinito:
– are → -ando
es: parlare → parlando,
mangiare → mangiando,
cantare → cantando
-ere → -endo
es: leggere → leggendo,
scrivere → scrivendo,
vedere → vedendo
-ire → -endo
es: dormire → dormendo,
finire → finendo,
sentire → sentendo

ATTENZIONE! Alcuni verbi hanno un gerundio irregolare.
es: bere → bevendo,
dire → dicendo,
tradurre → traducendo,
fare → facendo

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
Avverbi (Tempo e frequenza, luogo, quantità, modo)
–  Connettori testuali (Congiunzioni)
Stare per + infinito
Presente dei verbi modali (Dovere, potere, volere e sapere)

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Grammatica - Spiegazione di base

Verbi modali (o servili)

verbi modali, o verbi servili, sono verbi che precisano la relazione tra il soggetto e il verbo che li segue.
Normalmente non sono soli ma con un altro verbo.
I verbi modali sono: dovere, potere e volere.

– Dovere significa: avere un obbligo o una necessità di fare qualcosa.
es:
Devo studiare!
Dobbiamo mangiare la pasta.

– Potere significa: avere la capacità, la possibilità o il permesso di fare qualcosa.
es:
Puoi uscire, stasera.
Possiamo giocare?

– Volere significa: avere il desiderio di fare qualcosa.
es:
Voglio bere un tè freddo!
Vuoi un gelato?

Anche sapere è un verbo modale quando significa: avere la capacità di fare qualcosa.
es:
So parlare inglese e francese molto bene.
Sai pattinare sul ghiaccio?

I verbi modali hanno il presente irregolare.

DOVERE
(io) devo
(tu) devi
(lui/lei) deve
(noi) dobbiamo
(voi) dovete
(loro) devono
POTERE
(io) posso
(tu) puoi
(lui/lei) può
(noi) possiamo
(voi) potete
(loro) possono
SAPERE
(io) so
(tu) sai
(lui/lei) sa
(noi) sappiamo
(voi) sapete
(loro) sanno
VOLERE
(io) voglio
(tu) vuoi
(lui/lei) vuole
(noi) vogliamo
(voi) volete
(loro) vogliono

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
–  Avverbi (Tempo e frequenza, luogo, quantità, modo)
– Aggettivi (Aggettivi qualificativi)
– Stare + gerundio (Presente progressivo)
– Stare per + infinito

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Grammatica - Spiegazione di base

Aggettivi qualificativi

L’aggettivo è una parte del discorso che accompagna il nome e precisa il suo significato.
In italiano ci sono due grandi gruppi di aggettivi:

Aggettivi che finiscono in -o 
→ es: nero, chiaro, vero ecc…
Gli aggettivi che finiscono in -o si comportano così:
– al maschile singolare finiscono in -o
→ es: nero, alto, caro ecc…
– al femminile singolare finiscono in -a
→ es: nera, alta, cara ecc…
– al maschile plurale finiscono in -i
→ es: neri, alti, cari ecc…
– al femminile plurale finiscono in -e
→ es: nere, alte, care ecc…
Aggettivi che finiscono in -e 
→ es: verde, forte, giovane ecc…
Gli aggettivi che finiscono in -e si comportano così:
– al maschile e femminile singolare finiscono in -e
→ es: verde, grande, giovane ecc…
– al maschile e femminile plurale finiscono in -i
→ es: verdi, grandi, giovani ecc…
Ci sono poi alcune eccezioni:
– alcuni colori sono invariabili
→ blu, rosa, viola, beige ecc…

Abbiamo vari tipi di aggettivi (qualificativi, possessivi, dimostrativi ecc…).

Aggettivi qualificativi

Gli aggettivi qualificativi dicono la QUALITA’ di un nome.

Gli aggettivi qualificativi rispondono alla domanda: come è?
es:– nero– grande– lungo 
Normalmente gli aggettivi qualificativi vengono DOPO il nome.
es:– una casa grande– il gatto nero– un uomo forte

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
Connettori testuali (Congiunzioni)
Aggettivi possessivi
Avverbi (Tempo e frequenza, luogo, quantità, modo)
Presente dei verbi modali (Dovere, potere, volere e sapere)

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Grammatica - Spiegazione di base

Avverbi

L’avverbio è una parte del discorso che non cambia ma che modifica il significato della parola a cui è riferito.
Abbiamo quattro categorie principali di avverbi: tempo, luogo, quantità e modo.

Avverbi di tempo (generali):
– ieri → es: Ieri ho mangiato la pasta alla carbonara.
– oggi → es: Oggi ho bevuto uno spritz.
– domani → es: Domani rispondo alla tua email.
– prima → es: Oggi finalmente mangio prima!
– dopo → es: Dopo ti racconto la mia giornata.
– presto → Mi sveglio presto ogni giorno!
– tardi → es: Angelo è tardi, va’ a dormire.
Avverbi di tempo (frequenza):
– sempre → es: Vado sempre a mangiare il gelato in centro.
– normalmente → Normalmente mangio in una tavola calda economica.
– spesso → es: Rido spesso senza un motivo!
– qualche volta → Qualche volta faccio jogging.
– ogni tanto → Ogni tanto vado a camminare lungo il mare.
– raramente → es: Annamaria piange raramente.
– non… quasi mai → Non guardo quasi mai le partite di calcio.
– non… mai → es: Non bevo mai caffè corretto.
Avverbi di luogo:
– dietro → es: Al cinema non amo sedermi dietro.
– davanti → es: Davanti c’è posto?
– sopra → es: Questo è il mio diario e sopra ci scrivo il mio nome.
– sotto → es: Se il gatto non è sul tavolo è sotto.
– dentro → es: Dentro fa troppo caldo, usciamo.
– fuori → es: Fuori piove, entriamo!
– intorno → es: Giriamo intorno e troviamo un parcheggio.
– vicino → es: Armando abita vicino?
– lontano → es: Scrivo a Mario perché vive lontano.
Avverbi di quantità:
– poco → es: Bevo poco.
– molto → es: Enrico mangia molto.
– abbastanza → es: Abbiamo riposato abbastanza, ora lavoriamo.
Avverbi di modo:
– bene → es: Amanda dipinge bene, brava!
– male → es: Alfredo canta male, deve smettere!
– piano → es: Mario guida piano.
– forte → es: Antonio parla forte perché la nonna è sorda.Gli avverbi di modo si possono formare aggiungendo
-mente al femminile degli aggettivi in -o → es: chiaramente, rapidamente ecc…
-mente al singolare degli aggettivi in -e → es: semplicemente, felicemente ecc…
gli aggettivi che finiscono in -le e -re perdono la -e finale → es: facilmente, specialmente ecc…

Esercizi grammaticali

Vedi anche:
Connettori testuali (Congiunzioni)
Avverbi (Tempo e frequenza, luogo, quantità, modo)
Aggettivi (Aggettivi qualificativi)
Presente dei verbi modali (Dovere, potere, volere e sapere)