Ugo Forno è un bambino molto particolare. Nato il 27 aprile 1932, il ragazzo ha 12 anni quando si trova coinvolto in uno scontro per difendere il ponte ferroviario sull’Aniene, vicino a Roma. E’ il 5 giugno 1944 quando a Roma si cominciano ad attendere gli Alleati. I tedeschi prevedendo il loro arrivo decidono, per fermarli, di far saltare in aria il ponte che è parallelo alla via Salaria e che collega Roma con Firenze. Ugo Forno ne sente parlare da alcuni uomini e decide di intervenire: prende un fucile e altre armi abbandonate, trovate in una grotta, e si dirige con altri amici a cercare dei volontari per fermare i tedeschi. Gli uomini guidati da Ugo Forno arrivano vicino al ponte mentre i guastatori hanno quasi concluso il loro lavoro e cominciano a sparare per disturbarli. I tedeschi, che sanno che non sono gli americani a sparare, non riescono però a completare la loro opera. Per vendicarsi però, cominciano a rispondere al fuoco con un mortaio. I colpi raggiungono alcuni ragazzi alle gambe, alle braccia e un ben due raggiungono Ugo, sul petto e in testa. I tedeschi fuggono, Roma è ormai libera e quel ponte continua a collegare Roma con Firenze e oggi porta il suo nome. Quello di un ragazzo morto per la libertà.
Comprensione del testo
Quanti anni ha Ugo Forno quando si trova coinvolto nello scontro per difendere il ponte sull’Aniene? a) 7 anni b) 12 anni c) 17 anni d) 22 anni
Perché i tedeschi decidono di far saltare in aria il ponte parallelo alla via Salaria? a) Per fermare gli Alleati b) Per costruire un nuovo ponte c) Per proteggere Roma d) Per sostenere gli americani
Come Ugo Forno e i suoi amici cercano di fermare i tedeschi? a) Chiedendo aiuto agli americani b) Difendendo il ponte con armi trovate in una grotta c) Chiedendo al vescovo di Roma di intervenire d) Fuggendo da Roma
Rossella Falk, nata a Roma nel 1926 con il nome di Antonia Falzacappa, è una delle più illustri e apprezzate attrici teatrali del Dopoguerra in Italia. Sin da giovane, dimostra una passione innata per il teatro e un talento straordinario nell’arte della recitazione.
Il suo debutto avviene presto, e con esso inizia una carriera che la porta a calcare i palcoscenici dei più importanti teatri italiani e internazionali. Il nome di Rossella Falk è indissolubilmente legato alle brillanti interpretazioni delle opere di Luigi Pirandello, uno dei grandi autori del teatro italiano. La sua capacità di immergersi completamente nei personaggi, trasmettendo emozioni e profondità, la rende amata e acclamata dal pubblico e dalla critica.
Ma Rossella Falk non si limita alla sola prosa pirandelliana. La sua versatilità le permette di affrontare con maestria anche ruoli in spettacoli di autori come Tennesse Williams, Diego Fabbri, Carlo Goldoni, Jean Cocteau, Anton Cechov, Henrik Ibsen. Ogni volta, con la sua innata sensibilità e intelligenza artistica, riesce a donare nuova vita ai personaggi e a immergersi nelle diverse atmosfere delle opere.
La sua presenza scenica, la profondità delle sue interpretazioni e la sua dedizione al teatro le valgono riconoscimenti e premi, ma soprattutto il rispetto e l’ammirazione di colleghi e spettatori. La sua passione per la recitazione e la sua intensa ricerca artistica la accompagnano per tutta la vita, portandola a dare sempre il massimo in ogni ruolo che interpreta.
Nel 2013, il mondo dello spettacolo subisce una grande perdita con la scomparsa di Rossella Falk. La sua eredità nel panorama teatrale italiano è indiscutibile, e il suo contributo al mondo dell’arte e della cultura rimane sempre vivo e prezioso. Il vuoto lasciato dalla sua assenza è difficile da colmare, ma la sua memoria continua a vivere attraverso le opere e le emozioni che regala al pubblico durante la sua carriera straordinaria.
Comprensione del testo
In quale campo artistico si è distinta Rossella Falk? a) Pittura b) Recitazione teatrale c) Musica d) Danza
Qual è uno degli autori teatrali italiani con cui Rossella Falk è stata maggiormente associata? a) William Shakespeare b) Henrik Ibsen c) Luigi Pirandello d) Anton Chekhov
Cosa ha reso Rossella Falk amata dal pubblico e dalla critica? a) La sua carriera cinematografica b) La sua dedizione alla politica c) La sua capacità di trasmettere emozioni nei personaggi d) La sua attività nel campo della moda
Nato a Palermo nel 1939, Giovanni Falcone studia Giurisprudenza e diventa magistrato. Opera fin da subito in Sicilia e nel 1978 riesce a farsi trasferire a Palermo, dove entra negli uffici del magistrato Rocco Chinnici e lavora accanto a un altro giudice presto molto famoso, Paolo Borsellino. Insieme organizzano uno degli uffici giudiziari più efficienti, facendo fare enormi progressi alla lotta contro la mafia. Una delle innovazioni è l’attenzione particolare ai flussi bancari e finanziari, che permette di dimostrare con chiarezza il potere, in Italia e all’estero (soprattutto negli Stati Uniti) di Cosa Nostra, la mafia siciliana. L’arrivo alla Procura di Palermo di Antonino Caponnetto (che sostituisce Chinnici, assassinato dalla mafia nel 1983) porta una novità: la nascita del “pool” antimafia, cioè un gruppo di magistrati che si occupano solo di mafia e che lavorano scambiandosi informazioni ed esperienze, ottimizzando le risorse per le indagini. I successi sono subito notevoli, come l’arresto del boss mafioso Tommaso Buscetta e il completamento del “Maxiprocesso”, che nel 1987 porta a centinaia di condanne per mafia. Proprio quell’anno cominciano a manifestarsi i cattivi rapporti tra Falcone e alcuni ambienti della Magistratura, portando a un arretramento nel lavoro antimafia della Procura di Palermo. In quegli anni Falcone è al centro di aspre polemiche, che di fatto rompono in fronti contrapposti il blocco anti-mafia, favorendo notevolmente la crescita del potere di Cosa Nostra.
Falcone viene anche chiamato a Roma per collaborare con il Ministero della Giustizia, allo scopo di innovare a livello nazionale la lotta alla mafia, ma le divisioni sono ormai radicate. Il 23 maggio 1992, di ritorno da Roma a Palermo, mentre percorre l’autostrada che porta dall’aeroporto di Punta Raisi al capoluogo siciliano, Giovanni Falcone subisce uno spaventoso attentato. Cinque quintali di tritolo (TNT) fanno esplodere la sua auto e quelle della scorta. Rimarranno uccisi lo stesso Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta (Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro).
Il 25 maggio, il giorno del funerale, la moglie di Vito Schifani, la 22enne Rosaria, ha pronunciato in chiesa parole che hanno commosso l’Italia, per la disperazione e per il coraggio del perdono:
«Io, Rosaria Costa, vedova dell’agente Vito Schifani – Vito mio – battezzata nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, a nome di tutti coloro che hanno dato la vita per lo Stato – lo Stato… – chiedo innanzitutto che venga fatta giustizia, adesso. Rivolgendomi agli uomini della mafia, perché ci sono qua dentro (e non), ma certamente non cristiani, sappiate che anche per voi c’è possibilità di perdono: io vi perdono, però vi dovete mettere in ginocchio, però, se avete il coraggio di cambiare… loro non cambiano… se avete il coraggio… di cambiare, di cambiare, loro non vogliono cambiare loro… di cambiare radicalmente i vostri progetti, progetti mortali, che avete. Tornate a essere cristiani. Per questo preghiamo nel nome del Signore che ha detto sulla croce: “Padre perdona loro perché loro non lo sanno quello che fanno”. Pertanto vi chiediamo per la nostra città di Palermo che avete reso questa città sangue, città di sangue… Vi chiediamo per la città di Palermo, Signore, che avete reso città di sangue – troppo sangue – di operare anche voi per la pace, la giustizia, la speranza e l’amore per tutti. Non c’è amore, non ce n’è amore, non c’è amore per niente».
Comprensione del testo
Qual è stata una delle innovazioni introdotte da Giovanni Falcone nella lotta contro la mafia? a) Attività diplomatica con altri paesi b) Attenzione particolare ai flussi bancari e finanziari c) Utilizzo di mezzi di comunicazione avanzati d) Infiltrazione nelle organizzazioni criminali
Chi ha completato il “Maxiprocesso” nel 1987, che ha portato a centinaia di condanne per mafia? a) Antonino Caponnetto b) Vito Schifani c) Giovanni Falcone d) Tommaso Buscetta
Cosa accadde il 23 maggio 1992 durante il tragitto da Roma a Palermo? a) Giovanni Falcone e sua moglie furono rapiti dalla mafia b) Giovanni Falcone subì un attentato terroristico c) Giovanni Falcone si dimise dalla carica di magistrato d) Giovanni Falcone ricevette un premio internazionale per il suo lavoro
Carlo Alberto Dalla Chiesa è stato un generale dei Carabinieri e prefetto della Repubblica. Ha lavorato fin dal 1949 in Sicilia, dove ha indagato su numerosi crimini di mafia. E’ stato trasferito in varie città del Nord (Firenze, Como, Milano, Roma, Torino) ed è diventato anche protagonista della lotta alle Brigate Rosse, il gruppo terroristico che ha insanguinato l’Italia negli anni Settanta. Nel 1981 è diventato vice comandante generale dell’Arma dei Carabinieri e si è meritato la fama di ufficiale affidabile e integro. Nell’aprile 1982 è stato trasferito nuovamente in Sicilia, come prefetto di Palermo. Qui ha lanciato diversi appelli pubblici per chiedere allo Stato maggiore forza nella lotta alla mafia. In quei mesi ha ottenuto alcuni successi, con arresti di diversi mafiosi della famiglia dei corleonesi, ma la mafia l’aveva già preso di mira. Il 3 settembre, mentre era in macchina con la moglie Emanuela Setti Carraro, la loro auto è stata affiancata da un’altra, da cui sono partiti numerosi colpi di arma da fuoco, che hanno ucciso la coppia. Ai funerali il vescovo di Palermo, il card. Salvatore Pappalardo, ha accusato la politica di Roma di avere abbandonato la Sicilia, mettendo in imbarazzo le autorità presenti in chiesa. Negli anni successivi i mandati e gli esecutori materiali dell’omicidio sono stati condannati.
Comprensione del testo
Chi è stato Carlo Alberto Dalla Chiesa? a) Un politico italiano b) Un generale dei Carabinieri e prefetto della Repubblica c) Un famoso scrittore d) Un membro delle Brigate Rosse
In quale regione ha lavorato Carlo Alberto Dalla Chiesa fin dal 1949? a) Lombardia b) Toscana c) Sicilia d) Veneto
Di cosa è stato protagonista Carlo Alberto Dalla Chiesa? a) Lotta contro la mafia b) Lotta contro il gruppo terroristico Brigate Rosse c) Lotta politica per la presidenza della Repubblica d) Lotta per i diritti dei lavoratori
Elena Lucrezia Cornaro Piscopia nasce a Padova nel 1646 in una famiglia aristocratica. Sin da giovane dimostra una straordinaria intelligenza e passione per lo studio. Il padre, studioso di fisica e possessore di una vasta biblioteca personale, comprende l’importanza dell’istruzione per sua figlia e le permette di dedicarsi agli studi. Elena ha l’opportunità di avvalersi dei migliori insegnanti del momento, messi a sua disposizione dal padre, e approfondisce le sue conoscenze in diversi campi.
La giovane Elena si fa presto conoscere per la sua notevole erudizione in teologia e filosofia. Partecipa attivamente alle dispute pubbliche filosofiche e teologiche, dimostrando una mente acuta e arguta. La sua passione per il sapere e il desiderio di contribuire alla diffusione della conoscenza la portano a essere una figura stimata nel panorama intellettuale del suo tempo.
Nonostante l’iniziale opposizione e scetticismo riguardo al ruolo delle donne negli studi accademici, il vescovo di Padova, che riveste anche la carica di cancelliere dell’Università, riconosce il valore delle sue capacità e le conferisce la laurea in filosofia nel 1678. Questo riconoscimento fa di Elena la prima donna laureata al mondo, un traguardo straordinario che rompe le barriere di genere nell’ambito accademico.
Purtroppo, la sua vita è segnata da un destino breve, e muore giovane nel 1684. Tuttavia, il suo impatto sulla società e la sua eredità come figura di intelligenza, perseveranza e determinazione continuano a essere celebrati nel corso dei secoli. Elena Lucrezia Cornaro Piscopia rimane un simbolo di emancipazione femminile e di apertura verso l’istruzione e la conoscenza per tutte le persone, indipendentemente dal genere. La sua storia ispira ancora oggi chi lotta per l’uguaglianza e per il riconoscimento del valore dell’istruzione come strumento di crescita e sviluppo individuale e collettivo.
Comprensione del testo
Quando nasce Elena Lucrezia Cornaro Piscopia? a) 1646 b) 1678 c) 1684 d) 1451
Cosa la rende una figura stimata nel panorama intellettuale del suo tempo? a) La sua passione per la moda b) La sua erudizione in teologia e filosofia c) La sua abilità nel gioco degli scacchi d) La sua carriera da ballerina
Chi le conferisce la laurea in filosofia nel 1678? a) Suo padre b) Il re di Padova c) Il vescovo di Padova d) Un famoso scrittore
Cristoforo Colombo nasce nel 1451 vicino a Genova, nel nord Italia. A 14 anni diventa marinaio e viaggia in numerosi Paesi. Per Cristoforo Colombo la Terra è rotonda e verso la fine del ‘400, vuole viaggiare verso l’India e vuole farlo con un viaggio verso ovest. La spedizione è costosa e Colombo prima chiede aiuto al re del Portogallo e poi alla regina Isabella di Castiglia. Nel 1492, dopo mesi di navigazione, scopre però un nuovo continente: l’America, che viene chiamata il Nuovo Mondo. Cristoforo Colombo fa altri viaggi in America ma ormai non è più così amato e così muore nel 1506 povero e dimenticato da tutti.
Comprensione del testo
Dove è nato Cristoforo Colombo? a) Vicino a Madrid, Spagna b) Vicino a Lisbona, Portogallo c) Vicino a Genova, Italia d) Vicino a Parigi, Francia
Qual è l’obiettivo di Cristoforo Colombo nel viaggio del 1492? a) Scoprire un nuovo continente b) Trovare una rotta per l’India verso est c) Esplorare l’Africa d) Viaggiare verso il Sud America
Cosa succede a Cristoforo Colombo dopo i suoi viaggi in America? a) Diventa un re b) Viene ricordato come un eroe c) Muore povero e dimenticato d) Si ritira dalla navigazione
Carlo M. Cipolla (1922-2000) è stato uno storico dell’economia italiano. Insegnò in varie università italiane e negli Stati Uniti, anche se il suo nome è legato al prestigioso ateneo di Pavia. Scrisse numerosi testi di storia economica (prima in inglese e poi in italiano, per superare la diffidenza del mondo accademico americano nei confronti della produzione scientifica europea), ma la sua fama è dovuta al volumetto Allegro ma non troppo, in cui Cipolla (oltre a raccontare in termini di parodia il ruolo afrodisiaco del pepe come motore dello sviluppo economico medievale) enuncia le “leggi fondamentali della stupidità umana“, trattando un argomento così apparentemente frivolo in termini scientifici (e avvertendo che «lo stupido è più pericoloso del bandito»).
La storia del libretto è curiosissima: Cipolla lo scrisse in inglese nel 1976, chiedendo alla casa editrice “Il Mulino” (una delle principali in Italia) di stamparne un centinaio di copie per gli amici, come regalo di Natale. Per quell’edizione, la casa editrice viene spesso indicata come “The Mad Millers” (ossia “i mugnai folli”), ritenendo che solo dei matti alla casa editrice “Il Mulino” potessero dargli retta. Si rifiutò poi a lungo di pubblicare la versione italiana, credendo che l’umorismo inglese con cui l’aveva immaginato non fosse nelle corde degli italiani. Ma quando nel 1988 cedette alle pressioni dell’editore, il suo libretto in italiano ebbe un grande successo e ancora oggi è tra i regali più apprezzati.
Un’altra curiosità è legata poi al suo stesso nome. Che cosa significa la “M.” tra nome e cognome? Cipolla infatti si chiamava soltanto Carlo. La “M.” (che molti credono stia per “Maria”, secondo nome un tempo tipico di molti uomini nati in famiglie cattoliche), si è scoperto di recente, la inventò lui stesso negli anni ’50, quando a Berkley, in California, gli chiesero di compilare la casella “middle name”. Chi non vorrebbe avere un professore con un così raffinato umorismo?
Comprensione del testo
Qual è il campo di studio principale di Carlo M. Cipolla? a) Storia dell’arte b) Economia c) Scienze politiche d) Letteratura italiana
In quale lingua originariamente scrisse il suo libro “Allegro ma non troppo”? a) Italiano b) Inglese c) Francese d) Spagnolo
Qual è il significato della “M.” tra il nome e il cognome di Carlo M. Cipolla? a) Maria b) Matteo c) Marco d) Nessuna delle precedenti
Di origini campane, Leonarda Cianciulli (1893-1970) si trasferisce con la famiglia a Correggio, in provincia di Reggio Emilia. Qui apre un negozio e si dedica ai 4 figli. E’ nota in paese per i biscotti che cucina e che offre alle amiche. Tre donne vanno sempre a casa sua: Faustina Setti, Francesca Soavi, Virginia Cacioppo. Nel 1940, Faustina, 70 anni, desidera sposarsi e Leonarda vuole approfittare del suo desiderio: le dice che ha trovato un marito per lei a Pola (in Istria) e le consiglia di non dire niente a nessuno. Il giorno della “partenza”, la fa entrare in casa, la uccide, la taglia a pezzi: scioglie il corpo nella soda caustica e usa il sangue per fare dei biscotti che offre alle amiche. Poi ruba tutte le sue ricchezze. Lo stesso succede a Francesca: Leonarda le parla di un lavoro in un collegio, la attira in trappola, la uccide e la trasforma in sapone e biscotti. Infine, Virginia, una ex soprano, attirata da un finto lavoro in un teatro. I parenti di Virginia denunciano la scomparsa della donna e le indagini permettono alla polizia di scoprire l’assassina. Leonarda Cianciulli, definita “la saponificatrice di Correggio”, finisce in un manicomio criminale per il resto della sua vita.
Comprensione del testo
Qual è il soprannome di Leonarda Cianciulli? a) La pasticcera di Correggio b) La saponificatrice di Correggio c) La biscottiera di Correggio d) La cuoca di Correggio
Come Leonarda Cianciulli trasforma i corpi delle sue vittime? a) Li brucia b) Li taglia a pezzi e li scioglie nella soda caustica c) Li seppellisce nel giardino d) Li getta in un fiume
Perché Leonarda Cianciulli uccide le sue vittime? a) Per rubare le loro ricchezze b) Per vendicare un torto subito c) Per divertimento d) Per gelosia
Oggi è un santo, secondo la Chiesa cattolica, ma San Giovanni Bosco è chiamato semplicemente “don Bosco”, con quel titolo affettuoso che la santità non gli ha privato nel cuore dei fedeli. L’importanza di don Bosco sta tutta nella sua creazione che ha segnato intere generazioni di italiani, con un progetto educativo fortemente caratteristico e non scomparso nell’Italia di oggi: l’oratorio. Nato nella campagna piemontese nel 1815, Giovanni Bosco è diventato sacerdote e a Torino, città ricca ma piena di problemi sociali, don Bosco ha cominciato a cercare i ragazzi disagiati nelle strade, costretti al lavoro fin da giovani o malnutriti. Ha così deciso di radunare i giovani in un Oratorio, dove la missione educativa e quella di assistenza si univano in un progetto che salvava i ragazzi dalla sicura emarginazione, se non dalla morte. In seguito don Bosco, che ha esteso la sua attività anche all’Argentina, ha creato un ordine, i Salesiani don Bosco, che nel corso di oltre un secolo ha disseminato numerosi paesi di scuole e centri educativi di grande valore. Ma soprattutto don Bosco ha creato un modello che ogni chiesa cattolica possiede: un oratorio, dove di pomeriggio i ragazzi possono incontrarsi per giocare (solitamente a calcio: è dagli oratori che sono usciti i principali campioni di calcio italiani!), se vogliono anche per pregare, restando lontani dai pericoli della strada. Oggi gli oratori sono un luogo di integrazione anche per i ragazzi non cattolici.
Comprensione del testo
In quale regione italiana è nato San Giovanni Bosco? a) Toscana b) Lombardia c) Piemonte d) Veneto
Cosa ha creato San Giovanni Bosco che ha segnato intere generazioni di italiani? a) Un ordine di monaci b) Un modello di chiesa cattolica c) Un progetto educativo chiamato oratorio d) Un centro assistenziale
Qual è il titolo affettuoso con cui San Giovanni Bosco è chiamato dai fedeli? a) San Bosco b) Don Bosco c) Giovanni Bosco d) Padre Bosco
Chiara Badano nasce a Sassello, in provincia di Savona, in Liguria, nel 1971. Nel 1980 conosce il movimento cattolico dei Focolari, fondato da Chiara Lubich. Il movimento si pone come obiettivo la fratellanza fra gli uomini e il soccorso ai poveri. Chiara Badano, già dal 1985, scrive diverse lettere a Chiara Lubich che, in seguito, le dà il nome di “Chiara Luce”. Nel 1989, però, Chiara viene ricoverata in ospedale e le viene diagnosticato un tumore alle ossa. Nonostante le operazioni, la chemioteramia e la radioterapia, la malattia peggiora e Chiara non può più camminare. In quei giorni dona tutti i risparmi ad un amico che sta per partire per una missione di aiuto e continua a seguire le attività dei focolarini. Chiunque va a visitarla la trova sorridente e piena di fiducia: dice che la fede le dà la forza. Chiara sa quale è il suo destino e decide così di preparare la cerimonia per il suo funerale: i canti, il vestito, tutto. Non vuole tristezza ma gioia. Il 7 ottobre 1990, poco prima della sua morte, dice alla mamma: «Ciao, sii felice, io lo sono».
Comprensione del testo
In quale regione italiana è nata Chiara Badano? a) Lombardia b) Liguria c) Toscana d) Emilia-Romagna
Quando Chiara Badano ha conosciuto il movimento cattolico dei Focolari? a) Nel 1971 b) Nel 1980 c) Nel 1985 d) Nel 1990
Come viene chiamata da Chiara Lubich dopo aver scritto diverse lettere? a) Chiara Savona b) Chiara Luce c) Chiara Focolari d) Chiara Ospedale