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Gigi Meroni

Nato a Como nel 1943, Luigi Meroni, detto Gigi, cominciò fin da giovane a lavorare per aiutare la madre rimasta vedova: disegnava cravatte di seta per la fiorente industria tessile locale. Appassionato di calcio, riuscì a entrare nelle giovanili del Como grazie alla sua straordinaria abilità e nel 1962 passò al Genoa, dove esplose la sua stella: nel 1964 fu acquistato dal Torino per 300 milioni di lire, cifra record all’epoca. Il suo soprannome, “farfalla granata”, si riferisce alla maestosa capacità di volare leggero sul campo, senza seguire uno schema precostituito, diventando imprevedibile con la sua raffinata tecnica (granata è il colore della maglia del Torino). Fu uno dei primi personaggi del calcio che si fece conoscere anche fuori dal campo: rifiutata la residenza offertagli al Torino, nella città della Mole decise di vivere in centro (dove all’epoca abitavano gli operai), in una mansarda bohèmienne dove potesse esprimere il suo estro artistico. Oltre a continuare a disegnare per se stesso gli abiti (che poi faceva confezionare da un sarto), amava dipingere ed era un carattere molto anticonformista e ribelle, in un ambiente, quello del calcio, decisamente grigio e omologato (com’è del resto anche oggi: i numerosi “ribelli” del calcio seguono spesso un canone conformista e ripetitivo). Viveva inoltre con una ragazza separata, la polacca Cristiana Uderstadt e portava i capelli lunghi: tutti comportamenti che destavano scandalo.
Nell’ottobre 1967, Meroni fu investito all’età di 24 anni da un’auto dopo una partita e morì poche ore dopo. Ancora oggi, ci sono tifosi del Torino che gli recano omaggio, nel punto dove morì, dopo ogni vittoria della squadra.

Comprensione del testo

  1. Quando Luigi Meroni è stato acquistato dal Torino?
    a) Nel 1943
    b) Nel 1962
    c) Nel 1964
    d) Nel 1967
  2. Qual era il soprannome di Luigi Meroni?
    a) “Farfalla bianca”
    b) “Farfalla granata”
    c) “Tigre del campo”
    d) “Toro volante”
  3. In quale città Luigi Meroni ha deciso di vivere quando giocava per il Torino?
    a) Milano
    b) Como
    c) Torino
    d) Genova

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Anna Kuliscioff

Benché nata in Russia, presso una famiglia ebraica della Crimea nel 1854 con il nome di Anna Moiseevna Rozenštejn, Anna Kuliscioff è considerata italiana a tutti gli effetti, perché è stata madre – tra tanti padri – del Partito Socialista Italiano (PSI), nato nel 1892. Trasferitasi a studiare filosofia in Svizzera, cambiò il nome in Anna Kuliscioff, per sfuggire alla polizia dello zar, impegnata nella lotta contro gli anarchici a cui la giovane donna si era avvicinata. A Zurigo conobbe Andrea Costa, anarchico italiano con cui si trasferì in Italia e con cui ebbe una relazione sentimentale e una figlia, Andreina. Insieme, i due passarono col tempo dall’anarchismo al socialismo marxista. Rotto il legame con Costa, tornò in Svizzera per studiare medicina, specializzandosi in ginecologia in Italia. Andò poi a Milano, dove conobbe Filippo Turati, con cui instaurò un legame sentimentale. A Milano era conosciuta come la “dottora dei poveri”, perché andava nei quartieri più poveri della città a curare chi non poteva permetterselo. Insieme con Turati, padre del PSI, diresse la rivista Critica Sociale, offrendo un contributo preziosissimo fatto di traduzioni e letture di spessore europeo che contribuirono a rendere più autorevole e meno provinciale il socialismo italiano. La sua principale battaglia fu il suffragio universale esteso alle donne, ed essere riuscita a convincere lo stesso Turati (inizialmente contrario) le conferì prestigio e considerazione nel mondo socialista. Gli ultimi anni della sua vita furono piuttosto tristi, con le divisioni tra i socialisti, l’avvento del fascismo e l’uccisione di Giacomo Matteotti, una delle menti più brillanti del PSI che lei stessa aveva contribuito a far crescere. Morì nel dicembre 1925 ed è sepolta al Cimitero Monumentale di Milano, dove riposano coloro che hanno dato lustro alla città.

Comprensione del testo

  1. Quale fu il ruolo di Anna Kuliscioff nella scrittura della Costituzione italiana?
    a) Fu la principale autrice della Costituzione
    b) Contribuì alla redazione dei diritti delle minoranze etniche
    c) Sostenne la tutela dei diritti della donna e della famiglia
    d) Fu responsabile dell’organizzazione della resistenza armata durante il processo costituente
  2. In quale città Anna Kuliscioff si trasferì per studiare medicina e specializzarsi in ginecologia?
    a) Zurigo
    b) Milano
    c) Reggio Emilia
    d) Svizzera
  3. Qual è il soprannome con cui Anna Kuliscioff era conosciuta a Milano e perché?
    a) “La dama della politica” per il suo impegno a favore della nobiltà
    b) “La dottora dei poveri” per il suo lavoro di volontariato nei quartieri svantaggiati
    c) “La signora del socialismo” per il suo ruolo di spicco nel Partito Socialista Italiano
    d) “La regina della cultura” per le sue pubblicazioni letterarie di successo

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