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Lorenzo Milani

Nato nel 1923 a Firenze da una famiglia borghese, con madre ebrea, Lorenzo Milani studia a Milano al liceo classico e all’Accademia di Brera. Attraverso l’arte sacra, Lorenzo si avvicina al Vangelo e alla religione cattolica, frequenta il seminario e diventa sacerdote nel 1947.

Subito mostra interesse per i più poveri e deboli: operai e contadini che non possono studiare e cambiare posizione nella società. Nel 1954 diventa priore della parrocchia di Barbiana, piccolo paese della montagna fiorentina, dove è inviato a causa di alcune divergenze con l’arcivescovo. Qui offre agli studenti delle famiglie più povere una scuola unica e speciale, per aiutarli nello studio e superare le difficoltà legate alle condizioni famigliari. Il motto della scuola è l’inglese “I care” (contrapposto al motto “me ne frego” dei fascisti): a don Lorenzo sta a cuore il destino di ognuno degli studenti, nessuno dei quali deve rimanere indietro, il contrario di quanto fa – secondo don Milani – la scuola di Stato. A Barbiana invece, tutti gli studenti collaborano alla didattica: chi sa di più aiuta gli altri e la scuola è aperta 365 giorni l’anno.

Nel 1965 diventa famoso per avere scritto, in L’obbedienza non è più una virtù, una lettera a un gruppo di cappellani militari (cioè i preti che seguono i soldati nell’esercito), che hanno in precedenza scritto contro l’obiezione di coscienza (cioè la possibilità di non entrare nell’esercito per la leva militare ma di fare altre attività). Don Milani viene accusato e processato in tribunale.

Nel 1966 scrive, insieme con i ragazzi della scuola di Barbiana, il celebre Lettera ad una professoressa, in cui condanna la struttura della scuola esistente e presenta i principi della scuola di Barbiana.

Muore nel 1967, ad appena 44 anni, per un male gravissimo. Secondo molti, don Milani è considerato uno dei padri del Sessantotto italiano e della contestazione, perché ha messo in discussione gli aspetti più conservatori della società dell’epoca, identificati nella scuola e nell’esercito.

Comprensione del testo

  1. Cosa ha fatto don Lorenzo Milani nel 1954?
    a) Fondò una scuola per studenti poveri a Barbiana
    b) Scrisse una famosa lettera contro l’obiezione di coscienza
    c) Diventò sacerdote
    d) Studiò all’Accademia di Brera
  2. Qual è il motto della scuola di Barbiana fondata da Lorenzo Milani?
    a) “Me ne frego”
    b) “I care”
    c) “Viva la rivoluzione”
    d) “Libertà e giustizia”
  3. Per quale motivo Lorenzo Milani è considerato uno dei padri del ‘Sessantotto’ italiano?
    a) Per il suo coinvolgimento nella rivoluzione francese del 1968
    b) Per aver scritto la celebre “Lettera ad una professoressa”
    c) Per il suo ruolo di sacerdote nella chiesa cattolica
    d) Per la fondazione della scuola di Barbiana e la contestazione degli aspetti conservatori della società dell’epoca

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Antonio Meucci

Antonio Meucci nasce a Firenze nel 1808, studia all’Accademia delle Belle Arti e trova lavoro come tecnico di teatro. Nel 1831 combatte nei moti rivoluzionari ed è costretto a lasciare l’Italia. Prima si trasferisce a Cuba e poi negli Stati Uniti dove apre una fabbrica di candele.
Costruisce il primo telefono per poter parlare con la moglie che è gravemente malata. Il suo telefono, chiamato da lui telettrofono, sfrutta l’idea che ha avuto quando lavorava come tecnico del teatro.
Per problemi economici la sua fabbrica di candele è costretta a chiudere e Meucci non ha i soldi sufficienti per pagare il brevetto definitivo ma solo un brevetto temporaneo. Per questo la sua invenzione è stata poi brevettata da uno statunitense, Alexander Graham Bell, e solo nel 2002 gli Stati Uniti hanno riconosciuto che il vero inventore del telefono è stato Antonio Meucci.
Meucci muore nel 1889 negli Stati Uniti.

Comprensione del testo

  1. Quando è nato Antonio Meucci?
    a) Nel 1831
    b) Nel 1808
    c) Nel 1889
    d) Nel 2002
  2. In quale paese ha aperto una fabbrica di candele?
    a) Italia
    b) Cuba
    c) Stati Uniti
    d) Spagna
  3. Chi ha ottenuto il brevetto definitivo per l’invenzione del telefono?
    a) Antonio Meucci
    b) Alexander Graham Bell
    c) Un italiano
    d) Una persona sconosciuta

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Alda Merini

Alda Merini è nata a Milano nel primo giorno di primavera del 1931, ma sarà sempre ricordata per la residenza che ha scelto nella metropoli lombarda: i Navigli.
La Signora dei Navigli è nata in una famiglia povera, come tante durante la seconda guerra mondiale. La poetessa ricorderà i bombardamenti, la fame e le difficoltà della vita a Milano in quel periodo.
Ha scritto fin da giovane e le sue poesie hanno colpito altri poeti e il più importanti di questi, Eugenio Montale, l’ha inserita nell’enciclopedia delle poetesse del Novecento.
Alda Merini si è sposata giovane ed ha avuto presto due bambine. I problemi coniugali ed economici le hanno causato un esaurimento nervoso. Alda Merini è stata chiusa, allora, in manicomio dove resterà, con brevi intervalli, per venti lunghi anni in cui ha smesso di scrivere.
La perdita delle sue figlie, che sono state fatte vivere con altre famiglie, e la terribile esperienza del manicomio hanno segnato profondamente la poetessa.
I manicomi italiani erano dei luoghi dove le persone subivano umiliazioni, contintui traumi fisici e psicologici e solo alcuni riuscivano a sopravvivere.
La comprensione particolare di un medico che verrà ricordato spesso dalla Merini, e la chiusura dei manicomi in Italia, hanno salvato in qualche modo la Signora dei Navigli da una fine tragica.
Nelle sue composizioni il manicomio viene ricordato come una Terra Santa, la follia è vista come paura degli uomini verso altri uomini. Compaiono poi temi come la crudeltà degli uomini, l’abbandono, ma anche la speranza, la voglia di vivere e di amare, il pensiero di Dio e il suo rapporto mistico con la religione: tutti questi sono gli elementi della Alda Merini matura.
Negli ultimi tempi è stata celebre la sua collaborazione con altri artisti e cantanti che hanno reso l’immagine della poetessa più affascinante, anche se a volte lontana da ciò viveva.
La signora Merini ci ha lasciati il 1° novembre del 2009 a causa di un male incurabile.
Più volte ha scritto che più bella della sua poesia è stata la sua vita e questo perché amava molto la vita e l’amava, diceva, perché «io la vita l’ho pagata cara».

Comprensione del testo

  1. Quando è nata Alda Merini?
    a) 2009
    b) 1931
    c) 1946
    d) 1911
  2. Cosa ha causato l’esaurimento nervoso ad Alda Merini?
    a) La perdita delle sue figlie
    b) La residenza ai Navigli
    c) Gli anni trascorsi in manicomio
    d) La collaborazione con altri artisti
  3. Come è stata definita la follia nelle composizioni di Alda Merini?
    a) Una Terra Santa
    b) Una paura degli uomini verso altri uomini
    c) Un periodo difficile durante la seconda guerra mondiale
    d) Un’espressione di crudeltà umana

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Enrico Mattei

La storia di Enrico Mattei è certamente legata all’ENI e alla sua misteriosa morte. In realtà Mattei, nato nelle Marche nel 1906, si è distinto per la partecipazione durante la Seconda Guerra Mondiale alla guerra partigiana contro i nazi-fascisti, nelle formazioni cattoliche. Poi è stato tra i principali esponenti della Democrazia Cristiana, che lo ha mandato nel 1945 alla guida dell’AGIP, l’ente petrolifero italiano. Avrebbe dovuto liquidarlo, per via delle sue condizioni disastrate, ma al contrario ha capito le potenzialità del settore. In pochi anni l’AGIP ha ampliato la sua produzione nella Pianura Padana e nel 1953 Enrico Mattei ha dato vita all’ENI (Ente Nazionale Idrocarburi) e l’ha fatta diventare in breve tempo un colosso. La sua principale battaglia, poi vinta, è stata rompere il cartello delle “Sette sorelle” (5 compagnie americane, una inglese e una anglo-olandese) che praticavano prezzi molto sfavorevoli verso i paesi produttori di petrolio, detenendo il controllo del mercato occidentale. Mattei ha preso accordi diretti con l’Iran, offrendo condizioni molto favorevoli per Teheran, estendendo questi contratti alla Libia, all’Egitto e ad altri paesi produttori. Anche da qui, cioè dall’offerta di contratti più equi e giusti, nascono i buoni rapporti tra Italia e mondo arabo, mentre Mattei si è attratto l’ostilità delle grandi compagnie petrolifere mondiali. E’ morto il 27 ottobre 1962, in un incidente aereo su cui sono rimaste molte ombre: negli anni Novanta, nuovi studi scientifici sui reperti dell’aereo hanno riproposto la tesi dell’attentato, anche se risulta difficile capire chi, tra i suoi numerosi nemici, possa esserne responsabile.

Comprensione del testo

  1. In quale settore Enrico Mattei si è distinto prima di diventare leader dell’ENI?
    a) Chimica
    b) Petrolifero
    c) Farmaceutico
    d) Edilizio
  2. Qual è stata la principale battaglia di Enrico Mattei?
    a) Lotta contro i nazi-fascisti
    b) Combattimento contro la Democrazia Cristiana
    c) Rompere il cartello delle “Sette sorelle” nel mercato petrolifero
    d) Aprire nuove fabbriche nella Pianura Padana
  3. Come è morto Enrico Mattei?
    a) In un incidente stradale
    b) Dopo una lunga malattia
    c) In un incidente aereo
    d) A causa di un attentato

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Guglielmo Marconi

Guglielmo Marconi nasce nl 1874 a Bologna. Sua madre è irlandese e anche suo padre decide di prendere la cittadinanza britannica. Con i suoi studi scopre come trasmettere dei segnali senza utilizzare i fili. Marconi cerca prima i finanziamenti dal governo italiano e poi si trasferisce in Inghilterra dove brevetta la sua invenzione. Anche se la richiesta è fatta in anticipo di 21 giorni rispetto alla trasmissione del russo Popov in seguito si contesta la paternità dell’invenzione.
Guglielmo Marconi resta comunque il primo ad aver intuito le applicazioni commerciali di questa invenzione infatti prima fonde la Marconi Wireless Telegraph Company e poi la Marconi Corporation che permette un regolare servizio pubblico di radiotelegrafia attraverso l’Oceano Atlantico.
Nel 1909 vince il premio Nobel per la fisica per il suo contributo all’evoluzione del telegrafo senza fili. Muore nel 1937 a Roma.
Prima dell’arrivo dell’euro Guglielmo Marconi è stato raffigurato sulle banconote da 2000 Lire.

Comprensione del testo

  1. In quale città è nato Guglielmo Marconi?
    a) Milano
    b) Roma
    c) Bologna
    d) Napoli
  2. Per quale sua invenzione Guglielmo Marconi ha vinto il premio Nobel nel 1909?
    a) Radio
    b) Televisione
    c) Telegrafo senza fili
    d) Computer
  3. Di quale nazionalità era la madre di Guglielmo Marconi?
    a) Italiana
    b) Francese
    c) Irlandese
    d) Britannica

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Aldo Manuzio

Nato vicino a Roma nel 1449, Aldo Pio Manuzio ha compiuto studi classici nella Città Eterna e a Ferrara, per diventare poi tutore di Alberto Pio e Lionello Pio, principi di Carpi, ai quali è rimasto sempre molto legato. Nel 1490 si è trasferito a Venezia, città in quel periodo al massimo dello splendore economico e culturale, dove ha realizzato il suo progetto di aprire una tipografia per stampare libri in edizioni pregevoli. Diventate famose in tutta Europa, le “edizioni Aldine” hanno rappresentato un importante cambiamento nella storia della tipografia libraria: dal 1500 infatti i suoi libri hanno cominciato a essere diffusi perché erano di dimensioni più piccole (“in ottavo”, e quindi più facilmente utilizzabili) e più economici. Manuzio è l’inventore del carattere corsivo, quello che in tutto il mondo è conosciuto come “italic”. Oltre a pubblicare libri con le pagine numerate su entrambi i lati, Manuzio ha anche perfezionato la punteggiatura: l’uso del punto per chiudere il periodo e l’invenzione del punto e virgola sono dovuti a lui. Aldo Manuzio è morto il 6 febbraio 1515, lasciando oltre 130 edizioni in latino, greco e volgare.

Comprensione del testo

  1. Dove ha realizzato il suo progetto di aprire una tipografia Aldo Manuzio?
    a) A Roma
    b) A Ferrara
    c) A Venezia
    d) A Carpi
  2. Qual è l’invenzione di Aldo Manuzio che è conosciuta in tutto il mondo come “italic”?
    a) Il punto e virgola
    b) Il carattere corsivo
    c) La punteggiatura
    d) Le pagine numerate su entrambi i lati
  3. Quante edizioni ha lasciato Aldo Manuzio dopo la sua morte?
    a) Più di 130
    b) Esattamente 130
    c) Meno di 130
    d) Non si sa

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Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci nasce, appunto, a Vinci nel 1452. Leonardo è figlio illegittimo di un notaio e di una contadina, ma cresce e studia in casa del padre.
E’ ancora un bambino, a 10 anni, quando comincia il suo apprendistato nella bottega di Andrea del Verrocchio, a Firenze. Il maestro è stato colpito da alcuni disegni del piccolo Leonardo.
Dopo essersi avvicinato alla corte fiorentina di Lorenzo il Magnifico, parte per Milano e diventa ospite di Ludovico il Moro. Leonardo arriva a Milano come pittore ma in poco tempo si fa conoscere anche come genio assoluto. E’ in questo periodo che dipinge la Dama con l’ermellino e L’ultima cena.
Leonardo viene spesso accusato di essere “omo sanza lettere” (uomo senza cultura) perché non conosce il greco e conosce poco il latino, ma si difende sempre ricordando che lui tira fuori il sapere dall’esperienza e non dalle parole degli altri.
Quando Milano viene occupata dai francesi, Leonardo comincia a viaggiare per le varie città italiane: Venezia, Mantova, Firenze, Roma.
Leonardo conosce e stringe amicizia con Cesare Borgia, figlio di papa Alessandro VI. Cesare Borgia è un duca spietato e capace, e per lui Leonardo progetta alcune armi da guerra, una nuova polvere da sparo e nuove strategie d’attacco. Grazie a lui conosce anche Niccolò Machiavelli.
Oltre ad essere pittore, scultore e genio militare, Leonardo è un grande scienziato e inventore: inventa macchine da guerra, macchine idrauliche, di meccanica e per il volo. Leonardo si occupa anche di anatomia e studia la circolazione del sangue e il movimento degli occhi. Studia i fossili e la formazione dei continenti. Leonardo riporta le sue conoscenze in alcuni trattati scientifici, chiamati “codici”. Ma questi non sono le uniche cose scritte dal genio perché Leonardo scrive anche favole e racconti.
Molti degli appunti di Leonardo sono scritti con una scrittura particolare, chiamata “speculare”. Infatti Leonardo spesso scrive da destra verso sinistra e per leggere bene cosa scrive servirebbe uno specchio (speculum, in latino).
Probabilmente nei suoi viaggi comincia a dipingere il suo quadro più famoso: la Gioconda. Leonardo porterà sempre con sé questo dipinto.
Nel 1517 Leonardo si trasferisce definitivamente in Francia, alla corte di Francesco I.
Leonardo muore il 2 maggio del 1519.

Comprensione del testo

  1. Quanti anni aveva Leonardo quando ha iniziato il suo apprendistato nella bottega di Andrea del Verrocchio?
    a) 5 anni
    b) 8 anni
    c) 10 anni
    d) 12 anni
  2. In quale città Leonardo diventa ospite di Ludovico il Moro e si fa conoscere come genio assoluto?
    a) Roma
    b) Firenze
    c) Milano
    d) Venezia
  3. Con chi stringe amicizia Leonardo e progetta alcune armi da guerra?
    a) Niccolò Machiavelli
    b) Cesare Borgia
    c) Lorenzo il Magnifico
    d) Ludovico il Moro

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Nilde Iotti

Leonilide Iotti (chiamata poi successivamente solo Nilde) è nata a Reggio Emilia nel 1920. Si è laureata in Lettere; per un breve periodo ha svolto la professione di insegnante e solo successivamente ha iniziato la carriera politica. Durante la seconda guerra mondiale è stata antifascista e dal 1943 ha partecipato alla Resistenza. Nel 1946 è entrata in Parlamento con il PCI (Partito Comunista Italiano), come membro dell’Assemblea Costituente. Il suo ruolo è stato decisivo nella scrittura della Costituzione per l’affermazione dei diritti della donna e della famiglia: il diritto del lavoro per la donna e il diritto alla maternità, punti messi in discussione precendentemente da Mussolini. E’ stata la prima donna a ricoprire il ruolo di Presidente della Camera e lo ha fatto per ben 3 legislature, dal 1978 al 1992: nessun politico oltre a lei ha raggiunto questo primato. E’ stata anche l’unico esponente del Partito Comunista ed essere vicino a diventare Presidente del Consiglio.
E’ morta nel 1999, per un arresto cardiaco, poco dopo aver dato le sue dimissioni politiche.

Comprensione del testo

  1. Quando è nata Leonilde Iotti?
    a) Nel 1910
    b) Nel 1920
    c) Nel 1930
    d) Nel 1940
  2. In quale partito politico è entrata nel 1946?
    a) Partito Democratico
    b) Partito Repubblicano Italiano
    c) Partito Comunista Italiano
    d) Partito Liberale Italiano
  3. Quanti anni ha ricoperto il ruolo di Presidente della Camera?
    a) Una legislatura
    b) Due legislature
    c) Tre legislature
    d) Quattro legislature

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Artemisia Gentileschi

Artemisia Gentileschi nasce a Roma l’8 luglio 1593 ed è figlia di un pittore molto conosciuto, Orazio Gentileschi.
Fin da bambina viene incoraggiata nella pittura e si interessa di Caravaggio. Roma in quegli anni è una città ricca di artisti, poeti, pittori e artigiani
Nel 1611 la giovane pittrice, però, viene violentata da un altro pittore amico della famiglia, Agostino Tassi. Comincia così un processo lungo che la segna psicologicamente e fisicamente: per vedere se era onesta viene torturata schiacciandole i pollici. Vince la causa e Tassi è messo in carcere per alcuni anni.
Artemisia si trova, però, in mezzo allo scandalo e decide di trasferirsi a Firenze. Qui conosce Galileo Galilei, con cui ha un buon rapporto, e vari artisti.
Ritorna a Roma, ma poi riparte per Venezia, Napoli, Londra, alla corte di Carlo I, per tornare all’inizio della guerra civile inglese di nuovo a Napoli.
La sua pittura riprende i tratti drammatici di Caravaggio ma i suoi personaggi sono più reali e in tensione, notevole è l’attenzione per i gioielli e le armi.
Negli anni è diventata l’immagine della donna indipendente che soffre e lotta per raggiungere i suoi obiettivi.
Muore a Napoli nel 1653.

Comprensione del testo

  1. Chi era il padre di Artemisia Gentileschi?
    a) Orazio Gentileschi
    b) Caravaggio
    c) Galileo Galilei
    d) Agostino Tassi
  2. Qual è una caratteristica distintiva della pittura di Artemisia Gentileschi?
    a) Personaggi ideali e perfetti
    b) Atmosfere serene e tranquille
    c) Tratti drammatici e personaggi reali
    d) Uso predominante del colore verde
  3. Perché Artemisia Gentileschi è considerata un’immagine della donna indipendente?
    a) Ha vissuto a lungo a Londra
    b) Ha combattuto nella guerra civile inglese
    c) Ha dipinto ritratti di donne famose
    d) Ha lottato per raggiungere i suoi obiettivi nonostante le difficoltà

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Galileo Galilei

Galileo Galilei è nato a Pisa nel 1564. Nel 1574 si è trasferito a Firenze dove studia letteratura e logica. Si è iscritto alla facoltà di medicina a Pisa, ma poi ha cambiato e ha cominciato a studiare matematica.
Galilei ha dato molta importanza agli esperimenti e ha detto che la natura si può comprendere solo con l’osservazione. L’osservazione è utile se è tradotta in un linguaggio matematico, anche perché per Galilei tutta la natura è scritta in un linguaggio matematico. Dopo l’osservazione bisogna dividere ogni fenomeno in parti più piccole e fare delle ipotesi che bisogna sottoporre a esperimenti; solo alla fine si può fare una legge scientifica: questa è la nascita della scienza. La scienza, per Galilei, deve spiegare come funziona la natura e non perché.
Galilei è venuto a conoscenza di uno strumento nato in Olanda, il cannocchiale, che era considerato solo uno strumento curioso. Galilei ha deciso, allora, di aumentare la potenza del cannocchiale per poter vedere le navi a distanza. Poi però ha pensato anche di usarlo per osservare le stelle ed è così che ha fatto delle importanti scoperte astronomiche.
Ha capito che la Terra gira intorno al Sole, come aveva detto anche Copernico, e che il cielo non era perfetto come si credeva, infatti la Luna sembrava simile alla Terra.
Galilei ha scritto che la Bibbia parla solo di leggi morali e in questo modo si è scontrato con la Chiesa e, dopo un lungo processo, Galilei ha detto di aver sbagliato a scrivere tutto quello che ha scritto. Ma ormai la rivoluzione era stata compiuta.
E’ morto nel 1642.

Comprensione del testo

  1. Cosa ha scoperto Galileo utilizzando il cannocchiale?
    a) Le stelle sono fisse nel cielo
    b) La Luna è simile alla Terra
    c) La Terra è piatta
    d) Il Sole ruota intorno alla Terra
  2. Cosa ha usato Galileo per comprendere la natura?
    a) L’osservazione e il linguaggio matematico
    b) L’osservazione e la filosofia
    c) La sperimentazione e la letteratura
    d) La logica e l’osservazione
  3. Qual è la sua concezione della scienza?
    a) La scienza deve spiegare il “perché” della natura
    b) La scienza deve basarsi sull’osservazione
    c) La scienza è irrilevante
    d) La scienza deve seguire la Bibbia

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